ASL TO 5 – Ospedale unico a Cambiano, il sindaco Montagna: ‘Calpestati i diritti di Moncalieri e Nichelino’
Commenta con amarezza Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, la decisione della Regione di scegliere (ora anche ufficialmente) Cambiano come sede del nuovo ospedale dell’Asl To 5. “Non siamo sorpresi della scelta della Giunta Regionale: dopo quattro anni di mandato, oggi si compie definitivamente un disegno che fa prevalere interessi politici di parte all’interesse generale per la salute dei cittadini dell’area sud di Torino. Indicare l’area di Cambiano come sito del nuovo ospedale significa dire no all’ospedale unico dell’ASL TO5, perché quell’area quando sarà esaminata circa i requisiti essenziali per realizzare un ospedale, risulterà non conforme. La scelta inoltre umilia e calpesta i diritti dei cittadini di Moncalieri e Nichelino, nella somma oltre 100mila abitanti, che saranno costretti a rivolgersi agli ospedali di Torino, che già non riescono a contenere gli utenti attuali. Questo aumenterà dunque la mobilità passiva dell’azienda sanitaria, condannando la TO5 al deficit economico e alla prevedibile chiusura. In questo scenario, chiediamo chiarezza sul presente e sul futuro degli ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, che sono al collasso. Nel cronoprogramma regionale, per fare il nuovo ospedale servirebbero otto anni: è evidente che con la situazione attuale del Santa Croce non possiamo permetterci lo stesso immobilismo che ci ha portati al disastro di oggi. Servono interventi immediati a beneficio dei cittadini e del personale ospedaliero, che con il proprio sacrificio quotidiano prova a tenere in piedi un servizio fondamentale per le persone”.
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