Rallye Monte-Carlo 2023. Il volo di Sébastien Ogier
Di Gabriele Valinotti.
MONTECARLO (Principato di Monaco) – Il 91° Rallye Monte-Carlo continua ad avere il suo dominatore indiscusso in Sébastien Ogier, che anche nella giornata di ieri, sabato 21 gennaio, ha mantenuto il comando della situazione chiedendo al comando anche la seconda tappa della classifica generale; ora guarda dall’alto tutti i suoi avversari con un vantaggio di 16” sul più vicino degli inseguitori, il suo compagno di squadra Kalle Rovanperä che gli ha rimontato ben 20” nella tappa di ieri.
Il francese della Toyota, affiancato da Vincent Landais, ha finora vinto sette delle quattordici prove speciali disputate, iniziando con un grande attacco nelle otto prove della prima tappa, per poi gestire al meglio la situazione nelle sei speciali di sabato, quando doveva fare da apripista (pulendo dal sale sull’asfalto) agli avversari, evitando accuratamente di scegliere traiettorie avventate con il rischio di forare e quindi buttare alle ortiche una gara in cui i distacchi si misurano al decimo di secondo.
La tappa di sabato ha visto avvicinarsi l’enfant prodige e compagno di squadra di Ogier, Kalle Rovanperä, affiancato da Jonne Halttunen, che ha siglato il miglior tempo in tre delle sei prove speciali di ieri, ma soprattutto ha allungato decisamente il passo nei confronti di quello che è suo vero e principale avversario Thierry Neuville, prima guida di Hyundai, portandolo a 16” netti, un divario che non gli garantisce la sicurezza nella giornata finale. Dopo undici prove speciali di esclusivo dominio Toyota, anche un pilota Hyundai è riuscito a vincere una prova. Si tratta di Thierry Neuville, che ha sul sedile di destra il connazionale Martijn Wydaeghe, che è riuscito a imporsi nella speciale numero dodici, Le Fugeret-Thorame Haute-2, bissando il successo anche nella successiva Malijai-Puimichel-2 riscattando cosi una prima parte di giornata che lo aveva visto sempre fuori dai migliori tre della classifica assoluta, non sentendo feeling con la vettura. Il bilancio della giornata, è comunque positivo, anche se i 14”2 persi nei confronti di Rovanperä potrebbero farsi sentire sul podio monegasco di oggi pomeriggio.
La seconda tappa ha portato in quarta posizione il gallese Elfyn Evans, con Martin Scott al quaderno delle note, che ha superato la prima guida di Ford Ott Tänak; Evans si è dimostrato seconda forza nei tempi delle prove speciali. Ora ha nel mirino, anche se a notevole distanza, Thierry Neuville, che lo precede di 24”5, anche se nella giornata di ieri il gallese di Toyota non ha recuperato al belga nemmeno un decimo di secondo, perdendone anzi uno. In quinta posizione prosegue la marcia di Ott Tänak e Martin Järveoja che hanno lottato con il servosterzo della loro Ford Puma, non riscendo a staccare tempi da top driver quale l’estone è, venendo avvicinato, di poco, anche da Katsuta Takamoto, quarta guida di Toyota, che ha superato in classifica il secondo equipaggio di Hyundai formato da Dani Sordo e Candido Carrera, che precedono i compagni di squadra Esapekka Lappi-Janne Ferm.
In Classe WRC2 mantiene il comando Nikolai Griazyn, che vince due prove di categoria, e affronta le altre con prudenza; nonostante ciò fora nella speciale finale e si fa sette chilometri sul cerchio chiudendo la prova con 56” di ritardo dal ceco Erik Cais, miglior tempo di categoria. Il russo, però, mantiene 15”2 di vantaggio su Yohan Rossel. Nella giornata si è spento il grande attacco di Oliver Solberg, che dopo esser partito lancia in resta nelle prime due prove speciali del mattino, sbatte sulla Ubraye-Entreveax, danneggia il ponte e perde due minuti e quattro posizioni nella classifica di WRC2.
Prosegue nel migliore dei modi la marcia degli equipaggi italiani con Matteo Gamba che occupa la 22esima posizione assoluta, seguito a 10”8 da Mauro Miele, quindi con un ritardo di 2’51”4 Alessandro Gino. Ottima la prova dello scalatore trentino Cristian Merli, alla sua prima presenza a Montecarlo che passo dopo passo rimonta la classifica fino a insediarsi in 27esima posizione assoluta.
Oggi le ultime due prove speciali da ripetere due volte con 49”06 chilometri di tratti cronometrati e doppi passaggio sul Turini. Ieri, nel frattempo grande spettacolo sul dosso della Ubraye-Entreveaux dove tutti hanno staccato le ruote da terra, dai primi della classifica sino alle vetture di categoria inferiore. E a un simile spettacolo non si sono sottratte le Alpine, memori del grande spettacolo dato dalle loro nonne esattamente mezzo secolo fa.
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