Inaugurato Piemonte, il grattacielo della Regione
Si chiamerà semplicemente Piemonte il nuovo grattacielo della Regione, inaugurato venerdì dal presidente Alberto Cirio, con la partecipazione del sindaco di Torino Stefano Lorusso e la benedizione ben augurale dell’Arcievescovo Monsignor Roberto Repole. Una grande piazza, vetri pensati per catturare sole e calore in un’ottica di efficienza energetica, un ascensore che in 40 secondi porta al 43 piano da dove si gode una vista straordinaria su Torino, con uno skyline che da Palazzo Nervi arriva sino al Castello di Moncalieri.
Sede unica pensata da Enzo Ghigo, il terreno acquistato nel 2004 per un progetto continuato in maniera bypartisan da Bresso, Cota e Chiamparino, sino ad oggi, l’inaugurazione, 18 anni dopo, tra fallimenti, problemi e polemiche. E’ toccato all’assessore Tronzano fare il punto di dettaglio a partire dai costi, si era partiti da 208 milioni, la chiusura dei conti segna 284 milioni di euro. Ora la promessa del presidente Cirio, a fine novembre inizierà lui a traslocare da piazza Castello in via Nizza, poi entro giugno 2023 il grattacielo ospiterà tutti i duemila dipendenti e gli assessorati.
Grattacielo come simbolo di rinascita, ma anche come occasione di risparmio, a partire dai 15 milioni di affitti che attualmente la Regione paga per le varie sedi decentrate. Non resta che attendere, nella speranza che a breve a fianco del grattacielo inizi a prendere forma anche la Città della Salute e della Scienza di Torino,
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