Colpiti dalla cimice: suggerimenti su come difendersi
Moncalieri – Sta diventando sempre più serio il problema della presenza di numerose cimici negli appartamenti in prossimità dei viali di olmi. Si tratta di un fenomeno frequente negli ultimi anni, in particolare nel periodo tardo primaverile.
Una protesta si leva dagli abitanti di borgata Nasi per la presenza massiccia di questi insetti. Un servizio su questa situazione sull’edizione de Il Mercoledi, in edicola dal 15 giugno.
Come prolifica la cimice
La cimice dell’olmo è un insetto di piccole dimensioni (6-7 mm), di colore nero con un disegno rosso. Non risulta essere dannoso né pericoloso per la salute di persone e animali, non punge e non trasmette alcun tipo di malattia, ma la sua presenza negli appartamenti è alquanto fastidiosa a causa delle vere e proprie infestazioni primaverili.
Questo tipo di cimice trova nei locali chiusi un ambiente favorevole dove svernare, spesso rifugiandosi all’interno degli avvolgibili, dei tessuti o nelle fessure degli infissi. Nelle giornate più calde di fine inverno ed inizio primavera esce dai luoghi di svernamento e raggiunge gli olmi, dei cui frutti si nutre. Proprio sugli olmi inizia la riproduzione e con essa la ricerca di nuovi rifugi che porta all’invasione degli appartamenti in prossimità dei suddetti alberi.
Esistono, per fortuna, comportamenti preventivi da adottare al fine di contenere o eliminare dai loro rifugi invernali le cimici dell’olmo, riducendo così il disagio dei cittadini. Alcune soluzioni molto semplici sono l’installazione di zanzariere, la sigillatura delle fessure, l’aspirazione, il getto d’acqua, l’uso di insetticidi a bassa tossicità (preferibilmente a base di piretrine di sintesi o naturali), tutte procedure meccaniche di contenimento da effettuare soprattutto nel periodo invernale, quando il numero di questi insetti è limitato.
A livello di trattamento fitosanitario non sono state ancora individuate procedure efficaci, sia perché la cimice trascorre un periodo limitato del suo ciclo vitale sugli alberi, sia a causa della normativa nazionale che vieta l’uso di antiparassitari in ambiente urbano per il rischio di provocare seri problemi di salute ai cittadini allergici.
Elisa N.
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