OSPEDALE UNICO – Incontro ieri al Castello per sottolineare le criticità della situazione
Ieri si è tenuto al Castello di Moncalieri un incontro per affrontare il tema del nuovo Ospedale dell’Asl To5 organizzato dai sindacati del comparto sanità con la partecipazione del Direttore generale dell’Asl To5, dei Sindaci dei Comuni interessati e dei rappresentanti delle Istituzioni. È stato un appuntamento importante per il territorio e per il futuro della sanità, dove si sono sottolineate le criticità lavorative dettate dalle lungaggini per scegliere il sito del nuovo ospedale unico. Così il consigliere regionale Pd, Diego Sarno: “Nel suo intervento – afferma Sarno – il Direttore dell’ ASL TO5 Pescarmona ha affermato “tra Moncalieri e Cambiano ci sono 3 km e mezzo di distanza in linea d’aria, quindi poco cambia. Basta farlo” È un’affermazione “suggerita” forse dall’Assessore Icardi? Trovo che si tratti di una dichiarazione davvero fuorviante come se la distanza in linea d’aria rappresenti un criterio. I criteri veri, invece, sono i collegamenti di un’area rispetto all’altra, la baricentricità rispetto al numero della popolazione e la vicinanza con il Parco della Salute. Direi, poi, che invitando a non perdere più tempo adesso si vogliono dare colpe a chi mette in dubbio la scelta di Cambiano dietro uno studio che definire “poco approfondito” è un eufemismo!”
“Sconcerta poi – chiosa il Consigliere Pd – che il Direttore generale dell’Assessorato alla sanità inviti a non buttare sabbia negli ingranaggi. Nei tre anni che sono trascorsi è stato il centrodestra a metterla: è incredibile come si ribalti la realtà! Assurda è anche l’affermazione secondo la quale i soldi ci sono. Da testimone oculare non li ho visti negli ultimi tre bilanci, nemmeno quelli per la progettazione.”
“Dall’incontro – conclude Sarno – è emersa una riflessione chiara: basta temporeggiare. Il tempo è scaduto. Se si dicesse di studiare una nuova collocazione diversa dall’area di Vadò, i tempi si allungherebbero inevitabilmente. Dopo lo stop della giunta Cota e quello attuale della giunta Cirio si perderanno almeno altri 5, 10 anni perché si dovrà ripartire da zero. Oggi basterebbe procedere con il progetto definitivo e quello esecutivo e avviare le gare d’appalto con i fondi già stabiliti da parte dell’INAIL”.
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