Ospedale unico Asl To5, Nicco: Dopo lo studio ora la Regione può decidere
MONCALIERI – Sulla querelle dell’ospedale unico dell’Asl To5 interviene nuovamente il consigliere regionale di FdI Davide Nicco, all’indomani della pubblicazione dello studio redatto dal gruppo di lavoro nominato dalla Regione Piemonte e coordinato dall’Ires che ha messo a confronto i tre possibili siti, ponendo in pole position Cambiano con 22 punti, davanti all’area Vadò di Moncalieri-Trofarello con 18 ed ultimo con 10 punti Villastellone.
Nicco commenta: «Apprezzo il fatto che finalmente sia stata prodotta un’approfondita analisi equiparativa fra i tre siti. Un’analisi mai effettuata prima e condotta su parametri oggettivi che offre a noi consiglieri regionali, che saremo chiamati a decidere, basi di partenza e strumenti importanti. Mi auguro che si arrivi rapidamente alla decisione. I territori hanno bisogno di quest’ospedale: una struttura di cui si parla da quasi trent’anni e che le amministrazioni precedenti non sono riuscite a concretizzare». Prosegue Nicco. «Partendo dal grande lavoro svolto vorrei integrarlo con alcuni elementi che potranno essere utili alla completezza della discussione». Due elementi per rilanciare l’area ex Stars di Villastellone.
Primo elemento di valutazione è l’impegno della proprietà dell’ex Stars di farsi totale carico di tutte le opere di demolizione e bonifica, già espresso nel 2019 e ribadito lo scorso febbraio con una lettera all’assessore Luigi Icardi. «L’area sarebbe quindi concessa senza ulteriori costi – dice Nicco – un importante elemento non contemplato nello studio dell’Ires perché di natura non tecnica ma economica, ma di cui il Consiglio ora potrà tener conto per fare le proprie valutazioni sulla possibile collocazione baricentrica del nuovo ospedale rispetto all’area di riferimento».
Secondo elemento riguarda la questione aree dismesse ed il consumo del suolo. «È un tema – ricorda Nicco – su cui la Regione Piemonte è particolarmente sensibile, specialmente dopo il Consiglio regionale aperto in cui è emersa con prepotenza e consenso trasversale la necessità di non consumare nuovi suoli ma riqualificare quelli già compromessi. L’invito è stato ulteriormente ribadito anche in questi giorni dalle due principali associazioni di categoria degli agricoltori: Coldiretti Torino e Confagricoltura Piemonte, che con una lettera, inviata a tutti i Consiglieri regionali, esorta la Regione a risparmiare l’occupazione di terreni agricoli nella programmazione e costruzione dei nuovi ospedali».
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