SANITA’ – Approvato il piano di potenziamento dell’Asl To 5: Moncalieri tagliata fuori
Il Consiglio regionale ha approvato ieri la delibera sulla programmazione di case e ospedali di comunità e di centrali operative territoriali. Un piano di potenziamento della sanità territoriale che per l’Asl To 5 prevede un forte investimento di fondi Pnrr e altri finanziamenti su vari Comuni. Le strutture previste sono le case di comunità a Carignano in via san Remigio 48, Carmagnola in via Avvocato Ferrero 24, a Castelnuovo Don Bosco in viale Aldo Moro, a Poirino in via Gaidano 4, a Trofarello in via Togliatti, a La Loggia in via IV novembre 6, a Vinovo in via Vadone. I due ospedali di comunità saranno a Carignano in via San Remigio e a Nichelino in via Debouchè. Le centrali operative (call center per chiedere info e supporto da parte degli utenti) a Moncalieri in strada Vignotto 23 e a Nichelino in via Debouchè.
“La pandemia ci ha insegnato che sulla sanità non si taglia, si investe – ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio – Ed è quello che stiamo facendo con un piano senza precedenti che ci permetterà di creare l’ossatura di quella medicina territoriale che in Piemonte manca e di cui l’emergenza sanitaria ci ha mostrato tutte le criticità. Dal 2014 non si aumentavano posti letto sul nostro territorio e oggi torniamo a farlo rendendo sempre più vicine ad ogni cittadino piemontese le migliori cure che possiamo garantire. Ringrazio il Consiglio regionale per aver approvato con tempi estremamente rapidi questo grande piano di intervento, che adesso può finalmente prendere forma”.
Critico il consigliere Pd, Diego Sarno, per la decisione di tagliare fuori la principale città dell’As To 5, Moncalieri: “L’impegno complessivo in Asl To5 con il Piano di localizzazione della Giunta regionale del Piemonte che consentirà la realizzazione di 2 nuovi ospedali di comunità, 7 case di comunità e 3 centrali operative è sicuramente una notizia positiva per il nostro territorio” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.“Ci sembra tuttavia – prosegue Sarno – che la scelta di non prevedere per Moncalieri, prima città dell’ASL TO5 con circa 60.000 abitanti, alcuna casa o ospedale di comunità sia difficilmente giustificabile: a Moncalieri esistono già strutture, come quella di Strada Vignotto 23, pronte ad accogliere una nuova casa di comunità perché la direttiva nazionale prevede di dare priorità al recupero di strutture pubbliche da riutilizzare, evitando così l’occupazione e il consumo di nuovo suolo. La Giunta, invece, andando contro le linee nazionali e il buon senso ambientale, preferisce costruire una nuova casa di comunità a Trofarello, occupando nuovo suolo, seppur con indicazione urbanistica per utilizzo sanitario”.
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