PECETTO – Gli appuntamenti in biblioteca per gennaio
Sarà un gennaio speciale per la biblioteca di Pecetto, con tante novità e appuntamenti.
Partiamo “dal fondo”, dove i lettori troveranno tutte le novità acquistate e catalogate per il mese di gennaio, tante proposte per cercare di avvicinare le esigenze di tutti
Venerdì 14 alle 18 il gruppo di lettura incontrerà online i gruppi di lettura francesi per confrontarsi sui libri di questa edizione del Festival du Premier Roman de Chambéry. Chi fosse interessato a partecipare alla prossima edizione di letture è pregato di contattare la biblioteca per avere maggiori informazioni.
Giovedì 26 gennaio ore 14: scadenza delle candidature per il Servizio Civile Nazionale da svolgersi in biblioteca. Il progetto “A portata di libro” prevede che il volontario aiuti la biblioteca a implementare i propri servizi, promuova le attività sul territorio e si rinnovi con nuove attività. Durata: 12 mesi per 25 ore settimanali con un rimborso mensile di 444,30 euro.
Giovedì 27 alle 21, alla Chiesa dei Batù, in occasione della Giornata della Memoria, verrà presentato “Oltre i cancelli. La comunità ebraica e il ghetto di Chieri dal ‘400 al ‘900: storia, arte e protagonisti” edito da Gaidano&Matta. Parteciperanno gli autori, Corrado Terranova e Mariacristina Colli. L’incontro verrà ripreso in diretta sulla pagina facebook. Obbligo di Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2 per partecipare in presenza. Oltre i cancelli che chiudevano nel ‘700 i cortili del ghetto di Chieri, c’era una comunità operosa: banchieri, medici, stampatori di libri che tramandavano il patrimonio culturale e religioso dell’ebraismo, rabbini che ne custodivano l’osservanza; poi orefici, innovatori della tradizione tessile locale, avvocati e ufficia dell’esercito.Scorrono in queste pagine i protagonisti di quella comunità, dal ‘400 al ‘900, dal ducato al regno dei Savoja, da Napoleone al Risorgimento, al Fascismo delle leggi razziali: i Segre e i Todros, i Nizza e i Lattes, i Pontremoli e i Foa, i Sacerdote e i Levi. Chieri è stato un “crocevia” dell’ebraismo piemontese e non solo: legami di lavoro, studio, affetti; progetti e sogni; passaggi e fughe. Oltre quei cancelli c’era un’altra comunità, quella dei non ebrei, con cui i rapporti furono a volte difficili sia con le istituzioni politiche e religiose che tra vicini di casa, tra negozianti e clienti, creditori e debitori. Ma le testimonianze ci mostrano anche esempi di solidale convivenza, condivisione di interessi culturali, reciproco scambio di aiuti. C’era anche, oltre i cancelli, un altro patrimonio, di arte tardomedievale, barocca e neogotica, conservato negli edifici quattrocenteschi residenza delle famiglie Solaro e Villa. Il libro testimonia storia, cultura e vicende umane della comunità ebraica, “minoranza virtuosa” della comunità cittadina: è la nostra risposta all’appello di Aldo Levi, il suo ultimo rappresentante, per «salvare quello che è rimasto».
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