LAVORO – Patto sindacati-Comune di Trofarello: ‘Rilevante disoccupazione nell’area’
Il 9 dicembre 2021 Cgil Cisl Uil hanno siglato un accordo col comune di Trofarello sulla promozione dello sviluppo e dell’occupazione nell’area della prima cintura sud metropolitana, cogliendo l’occasione data dal PNRR e dalla disponibilità di importanti risorse per il rilancio dei nostri territori in un ottica Green e digitale. L’impegno è di avviare subito un tavolo dalla fine di questo anno che coinvolga vari attori insieme al Comune: rappresentanze sociali del mondo del lavoro (sindacali e imprenditoriali), Politecnico, Istituti di scuola superiore, Ufficio per l’impiego, Camera di Commercio. Gli obbiettivi sono quelli del PNRR declinati sul nostro territorio riguardo la rivoluzione digitale, la transizione verde, l’industria 4.0, la difesa e lo sviluppo dell’occupazione riferita anche ai nuovi lavori portati dai grandi cambiamenti necessari a garantire il rispetto dell’Agenda 2030 e delle emissioni zero del 2050. Le idee di base sono quelle di avviare il rilancio di questa parte dell’area metropolitana particolarmente colpita dai processi di desertificazione manifatturiera e crisi occupazionale che si troverà a far fronte all’innovazione tecnologia ed energetica legata alla rivoluzione verde. L’idea di base è di unire le forze e le intelligenze della società civile con le istituzioni per accettare la sfida che si profila con il Green Deal europeo , difendendo e rilanciando l’occupazione, migliorando la coesione sociale, la qualità della vita anche in questa parte dell’area metropolitana torinese.
L’area di Trofarello è interessata come tutti i comuni della Zona Omogenea 3 dell’Area Metropolitana da una rilevante disoccupazione (7,5%) specialmente giovanile (30,6%) e femminile (8,7%), da una forte presenza di lavoro precario, tempi determinati con la ripresa attuale (+0,2% dell’occupazione), da una persistente criticità ad attrarre nuovi investitori privati (recente la vicenda del gruppo Lidl con 40 nuovi posti di lavoro), malgrado la presenza di buoni fattori quali un’offerta infrastrutturale di buon livello (strade, collegamenti autostradali, ferroviari, logistica, digitale, servizi) che rendono l’area ben connessa e raggiungibile, malgrado storici problemi di carenza nel sistema dei trasporti locali (si pensi ai collegamenti con l’area Vadò o i collegamenti intercomunali della zona) -vantando la presenza di una importante rete di imprese manifatturiere e terziarie (ad es. nell’area Sanda Vadò con i suoi 5 mila dipendenti e le 180 imprese), di un sistema di servizi socio sanitari e servizi pubblici sostenibile – sicuramente migliorabile, particolarmente dopo la pandemia.
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