MONCALIERI – Delitto Ollino, i legali di Cordella promettono guerra
I legali che assistono Giovanni Cordella, il 42enne pecettese rinviato a giudizio per l’omicidio di Luciano Ollino, il commercialista 60enne moncalierese freddato la sera dell’8 giugno 2020 e trovato cadavere sul sedile della sua Bmw in una piazzola a Pian Del Lot, sotto il parco della Maddalena, hanno tempo fino al prossimo 7 ottobre per preparare i dettagli della loro linea difensiva. Pr quella data infatti è stata fissata la prima udienza di questo processo che ha tutti i numeri per prospettarsi assai combattuto. Come è ormai noto infatti l’imputato, inquilino della vittima presso un residence in zona Eremo, a Pecetto, anche al momento della conferma che sarebbe andato a giudizio ha respinto tutto ciò che il pubblico ministero Ciro Santoriello gli contesta, ovvero: omicidio premeditato, rapina e detenzione abusiva della pistola (una semiautomatica calibro 9) con cui il pecettese avrebbe ucciso Ollino. Lo sbarco al processo comunque non è stata una novità per i legali di Cordella, gli avvocati Enrico Calabrese e Barbara Tonzar, che hanno le idee ben chiare in merito a ciò che faranno per il loro assistito. Già nell’udienza preliminare dello scorso 9 luglio infatti non hanno mancato di sottolineare l’assenza del movente e «la mancata certezza del riconoscimento per la mancanza di impronte digitale e tracce di dna».
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