Torino: la casa del Mah Jong
Nei primi giorni di luglio gli agenti del commissariato Barriera Milano sono venuti a conoscenza di una casa adibita a luogo dove praticare il gioco d’azzardo in zona, riservata a cittadini di origine cinese.
Nel corso dell’attività info-investigativa avvenuta pochi giorni dopo, i poliziotti hanno perlustrato dall’esterno l’appartamento segnalato, notando le gelosie delle finestre serrate ma potendo udire distintamente una serie di rumori inconfondibili, come il rotolamento di dadi lanciati su una superficie piana ed il mescolamento di piccoli oggetti di materiale plastico, compatibili con il gioco d’azzardo.
Quello stesso giorno, nella tarda serata, i poliziotti hanno fatto accesso nell’abitazione, sorprendendo 4 persone sedute intorno ad un tavolo da gioco, intente a giocare a Mah Jong, il gioco d’azzardo più diffuso tra i componenti della comunità cinese. Gli agenti hanno sequestrato circa 288 tessere, esattamente quelle previste dalla regola del gioco, e denaro contante, contenuto all’interno di alcune ciotole posizionate intorno al tavolo, per un totale di 90 euro.
Nella stanza attigua è stata riscontrata la presenza di un altro tavolo da gioco, allestito come il precedente. Inoltre, gli operatori, osservando una serie di post-it presenti sui muri, intuiscono come precedentemente fossero installati una serie di dispositivi per il gioco online a disposizione dei clienti della casa.
All’interno di un terzo vano, gli agenti hanno scoperto del mobilio vario accatastato, verosimilmente proveniente dalle altre stanze, svuotate per far posto ai tavoli da gioco. In un uno degli armadi è stato trovato un taccuino dove erano state annotate una serie di vincite.
L’ultima camera era stata adibita a punto di ristoro, rifocillato con prodotti di vario genere.
Un quinto soggetto presente è risultato essere colui il quale deteneva le chiavi dell’abitazione in assenza del proprietario, all’atto del controllo lontano dal territorio italiano. Perquisito personalmente, questi viene trovato in possesso di circa 400€, un promemoria con segnate coordinate bancarie di un conto corrente a lui intestato ed uno smartphone, nella cui galleria è stato individuato numeroso materiale video e foto a testimonianza dell’attività clandestina svolta, molto spesso durante i weekend.
Le persone identificate all’interno dell’alloggio sono state denunciate per partecipazione a gioco d’azzardo in casa da gioco mentre il quinto individuo, “gestore” dell’appartamento, è stato deferito per istituzione e tenuta di casa da gioco d’azzardo clandestina.
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