Gianluca Gazzoli dà le “Scosse” a Letti di Notte 2021
CARMAGNOLA – Ci sono segreti che vengono gelosamente custoditi nel proprio cuore, senza condividerli con nessuno. Né con la fidanzata, né con il migliore amico, né con la persona che si incontra casualmente sull’autobus. Meno che mai con i compagni di scuola o gli amici del pallone (da basket). Solo con la famiglia, ma solo perché non è possibile fare altrimenti. Gianluca Gazzoli ha mantenuto dentro di sé un “terribile” segreto per diciassette anni, poi improvvisamente, ha deciso di farne partecipi gli altri, e per farlo ha scelto il modo più pubblico possibile.
Scrivere un libro, “Scosse – la mia vita a cuore libero” edito da Mondadori, in libreria dal 13 aprile di quest’anno.
Qual è il “terribile” segreto che il poco più che trentenne scrittore milanese ha custodito cosi gelosamente per quasi due decenni? È affetto da aritmia ventricolare maligna, una patologia cardiaca che lo portava (per fortuna al passato, prima di impiantare un defibrillatore sotto cutaneo) a cadere inanimato mentre affrontava una partita di basket o semplicemente quando lo stress dell’emozione spingeva il cuore ad accelerare fuorigiri fino ad andare in blocco.
“Non potevo parlare della mia malattia. Avevo semplicemente di essere giudicato” esordisce Gianluca Gazzoli, che nella serata carmagnolese in occasione di Letti di Notte 2021 ha dimostrato di essere un “narratore di storie” (come lui stesso ama definirsi) sopraffino. In questo spalleggiato, non stimolato perché non ce n’era bisogno, dal giornalista di BZ 24 Alan Conti, dimostrandosi una coppia perfetta per fare centro. O, come preferirebbe Gazzoli, amante, tifoso e giocatore di basket, “per fare canestro”.
In fondo non c’è nulla di colpevole nell’essere affetto da una malattia così grave ed invalidante. Al massimo si accende la comprensione e la solidarietà della gente. “Ed è proprio ciò che non volevo e non ho mai voluto. A quindici anni volevo solo giocare a basket, e fare tutte quelle cose che un ragazzino di quindici anni sogna” sottolinea Gazzoli, che caparbiamente ha inseguito i suoi sogni con ancora più determinazione per continuare a giocare a basket, girare per il mondo, diventare un video-maker e conduttore radiofonico (possibilmente di Radio DJ). Esattamente tutti risultati che ha raggiunto, senza mai prendere scorciatoie (“perché nella vita tutto torna e alla lunga le scorciatoie si pagano” rimarca con convinzione), ma sicuramente prendendo qualche rischio. Come faceva quando doveva ottenere l’abilitazione all’attività agonistica e camuffava la sua cicatrice con un cerotto dicendo al medico di essersi appena fatto un tatuaggio che sarebbe scolorito togliendo il cerotto.
“Questo mio voler raggiungere degli obiettivi con determinazione ha fatto sì che mi impegnassi al massimo in qualsiasi mia attività, tutte sempre svolte con la massima passione, perché è la passione che paga”. Raggiunti i traguardi che si era prefissato, ma è chiaro che sono solo punti di partenza per altri sogni da inseguire, Gianluca Gazzoli ha sentito il bisogno di comunicare, condividere questa sua storia.
“Il pericolo è di essere immediatamente etichettato come il personaggio pubblico alla ricerca di facile pubblicità e solidarietà da parte della gente. Ci ho pensato mentre lo stavo scrivendo, e poi mi sono detto che questo libro poteva essere di stimolo per altre persone colpite da malattie terribili o semplicemente per i ragazzi di quindici anni che spesso non inseguono con determinazione i loro obiettivi” ha affermato Gazzoli ad una platea finalmente di età molto giovane, con in prima fila i giocatori della squadra giovanile di basket ABC Carmagnola (quindi sedici anni), seduti in prima fila, guidati dal loro coach Piero Gili.
“Credo profondamente nel potere della condivisione del pensiero e dell’esperienza e per questo motivo ho scritto il libro. E mi fa piacere constatare quanto il libro sia di stimolo di riflessione dalle risposte e spesso dalle domande che i lettori mi pongono portandomi a riflettere su particolari che mi erano sfuggiti. La mia è una storia di caparbietà, ricoperta di foga per volere ottenere senza mezzi termini quei risultati che mi ero prefisso. Quando penso ai miei obiettivi li immagino come due grattacieli altissimi uniti da un filo sul quale cammina il funambolo. Bisogna guardare avanti e mai in basso, altrimenti si cade. Certo, nella vita si cade mille volte, ma bisogna risalire in cima al grattacielo e tornare a camminare sul filo” ha concluso Gianluca Gazzoli prima di sottoporsi serenamente alla liturgia del firma copie e ai selfie con i suoi numerosi fans.
Una serata frizzante e leggera, nonostante il tema della patologia grave protagonista di un libro che scorre via veloce pagina dopo pagina, che ha visto la “Marching band” di “Jazz Mania” tornare al suo ruolo di sigla di apertura e chiusura dell’evento.
Che, in base allo slogan adottato per questa stagione da Maurizio Liberti del Gruppo di Lettura Carmagnola, ha avuto la sua parentesi “stupore”. Infatti sono state proiettate due brevi clip di dichiarazione di amore delle giovani mogli dei due protagonisti sul palco (il video della moglie di Alan Conti è stato registrato addirittura durante il pranzo di matrimonio del giornalista avvenuto pochi giorni) che hanno emozionato il pubblico e colpito Gianluca Gazzoli e Alan Conti.
“Certo che se Maurizio Liberti ha la capacità di registrare delle clip con le nostre mogli senza che noi ne sappiamo nulla dobbiamo cominciare a riflettere” ha ironizzato con soddisfazione alla fine Gazzoli, mentre Liberti si godeva il successo della serata e pregustava lo stupore che si prepara a mettere in scena questa sera.
Questa sera, giovedì, 10 giugno, sarà la volta di Francesco Aquila, vincitore di Masterchef 10, che si intratterrà con il giornalista (e scrittore) del “Corriere della Sera” Luca Iaccarino. Venerdì 11 giugno l’attore Andrea Montovoli, protagonista fra l’altro di “Ballando con le Stelle” 2009 e “L’Isola dei Famosi” 2015 sarà intervistato da Chiara Gallo di “Targato CN”. Chiusura autogestita sabato 12 giugno, con gli scrittori toscani Marco Malvaldi (autore fra l’altro della fortunata serie televisiva “I delitti del Bar Lume”) e Stefano Tofani (che gli appassionati bibliofili carmagnolesi già conoscono in quanto protagonista di un aperilibro negli anni scorsi) che non avranno bisogno di intervistatori, in quanto sanno benissimo da soli cosa raccontarci.
I prossimi appuntamenti di Letti di Notte 2021
10 giugno Francesco Aquila intervistato da Luca Iaccarino (giornalista de “Corriere della Sera”)
11 giugno Andrea Montovoli intervistato da Chiara Gallo (giornalista di “Targato CN”)
12 giugno Marco Malvaldi e Stefano Tofani intervistati da loro stessi
Ogni sera alle ore 21.00 – Cortile della Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales 188 – Carmagnola (in alternativa, in caso di maltempo, la serata si svolgerà nella Chiesa di San Filippo, Piazza Manzoni, 14)
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