Undici ragazze per «Letti di Notte»
CARMAGNOLA – Ci voleva pure l’incertezza meteo per rendere più difficile il decollo della stagione 2021 di Letti di Notte pianificata coraggiosamente (qualcuno usa il termine follemente) da Maurizio Liberti del Gruppo di Lettura Carmagnola, negli scorsi mesi invernali quando l’incertezza Covid rendeva difficile sapere se saremmo riusciti a bere il caffè al bar il giorno dopo. Vinta la sfida di riaprire le manifestazioni la “prima” di Letti di Notte 2021 si è presentata sotto un cielo plumbeo e minaccioso che nell’immediatezza di salire sul palco ha costretto gli organizzatori a massacrare le tastiere dei telefonini per consultare i siti meteo e decidere a malincuore di trasferire la serata all’interno della chiesa di San Filippo. Novantanove posti a sedere contro i 225 del Cortile della Cascina Vigna, ma è pur sempre una soluzione alternativa. Meglio del nulla.
E non se ne sono fatte un problema, le undici ragazze (tante quante le calciatrici in campo della vittoriosa nazionale di calcio femminile, come ha sottolineato l’intervistatrice, giornalista sportiva, Silvia Garbarino) di Essenza Danza Carmagnola che, fra lo stupore degli spettatori, si sono alzate dai loro posti a sedere fra il pubblico per ballare una coreografia creata appositamente dalla loro direttrice Elena Piazza sulle note di “Better when I ‘m dancing” di Megan Trainor introducendo, libro della Francini in mano, la serata.
E modo migliore non poteva esserci per presentare la ragazza fiorentina (come lei stessa si è definita in un inciso), attrice, scrittrice e conduttrice televisiva, che ha presentato la sua quarta e ultima fatica letteraria “Il cielo stellato fa le fusa”. Un testo elaborato durante il lock down che si rifà al boccaccesco Decameron scritto sette secoli fa da Giovanni Boccaccio, un altro fiorentino dalla penna facile che immagina un gruppo di dieci persone chiuse per sfuggire alla peste all’interno di una splendida villa delle colline attorno a Firenze e, per passare il tempo, ognuna di loro racconta giornalmente una novella. Chiara Francini non ci dice perché i suoi protagonisti debbano rimanere chiusi in un altrettanto splendida villa collinare, ma ci propone i racconti di queste otto persone, riunite inizialmente per un corso di Cibo e Cultura (e quali argomentazioni si sposano meglio?) che si vedono costrette a rimanere segregate (con abbondanza di cibo e vini, il che non guasta) per sei giorni in villa. E poiché non si arriva alla fatidica decina boccacciana, si unisce anche la cuoca Lauretta e la voce narrante il fulvo Rollone il Vichingo, che dei gatti ha tutte le caratteristiche, dall’essere sornione alla pelandronaggine, al sapere conquistare gli esseri umani con una semplice strusciatina fra le caviglie.
Il libro scorre via veloce e, avendo una struttura a compartimenti indipendenti, permette al lettore di scegliersi il racconto che più gli aggrada e magari rileggerselo, saltarne uno che gli sembra meno appetibile e appetitoso (ma è consigliabile leggerli tutti, perché tutti hanno qualcosa da comunicare) per poi riprenderlo più avanti. Questo quarto libro si discosta dai tre precedenti lavori di Chiara Francini e ci propone un’autrice più leggera, capace di districarsi fra motti popolari e dotte citazioni, ricordi cinematografici e approfondimenti storici che hanno richiesto certosine ricerche. E se il titolo sembrerebbe fare l’occhiolino al filosofo Immanuel Kant che scrisse “due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione…. Il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me” che Chiara Francini (laurea in italianistica con 110 e lode) riporta testualmente nel libro; ma nel corso della serata carmagnolese ferma subito le deviazioni filosofiche, descrivendo dettagliatamente il cielo stellato fiorentino, prelibato piatto toscano che Lauretta, la cuoca protagonista del libro, prepara nelle pagine iniziali. La descrizione fatta dalla Francini è talmente dettagliata che nasce il sospetto che sia anche una cuoca provetta, sgombrando lei stessa, però, subito il campo con la perentoria affermazione che “non so cucinare, ma mi piace mangiare, perché il cibo è aggregazione unione fra la gente”. Una serata frizzante e allegra, con una persona che sa mescolare ad arte il leggero e il pensiero profondo, che è proprio la ricetta vincente di questo libro che presenta in copertina un’interpretazione della pittrice russa Svetlana Pertrova della parte centrale del trittico di Hyeronimus Bosch “il carro di fieno”. Sostituendo al carro un enorme micione rosso. Che ne diventa il soggetto principale. Proprio come Rollone il Vichingo, la voce narrante e il filo conduttore de “Il cielo stellato fa le fusa” di Chiara Francini.
Questa sera, Mercoledì 9 giugno, sarà la volta del conduttore radiofonico, videomaker e narratore di storie Gianluca Gazzoli salire sul palco stimolato da Alan Conti, giornalista di BZ 24. Giovedì, 10 giugno, sarà la volta di Francesco Aquila, vincitore di Masterchef 10, che si intratterrà con il giornalista (e scrittore) del “Corriere della Sera” Luca Iaccarino. Venerdì 11 giugno l’attore Andrea Montovoli, protagonista fra l’altro di “Ballando con le Stelle” 2009 e “L’Isola dei Famosi” 2015 sarà intervistato da Chiara Gallo di “Targato CN”. Chiusura autogestita sabato 12 giugno, con gli scrittori toscani Marco Malvaldi (autore fra l’altro della fortunata serie televisiva “I delitti del Bar Lume”) e Stefano Tofani (che gli appassionati bibliofili carmagnolesi già conoscono in quanto protagonista di un aperilibro negli anni scorsi) che non avranno bisogno di intervistatori, in quanto sanno benissimo da soli cosa raccontarci.
I protagonisti di Letti di Notte 2021
8 giugno Chiara Francini intervistata da Silvia Garbarino (giornalista de “La Stampa)
9 giugno Gianluca Gazzoli intervistato da Alan Conti (giornalista di “BZ 24”)
10 giugno Francesco Aquila intervistato da Luca Iaccarino (giornalista de “Corriere della Sera”)
11 giugno Andrea Montovoli intervistato da Chiara Gallo (giornalista di “Targato CN”)
12 giugno Marco Malvaldi e Stefano Tofani intervistati da loro stessi
Ogni sera alle ore 21.00 – Cortile della Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales 188 – Carmagnola (in alternativa, in caso di maltempo, la serata si svolgerà nella Chiesa di San Filippo, Piazza Manzoni, 14)
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