CARMAGNOLA – Continua il timore per il deposito nucleare
La mozione dei parlamentari piemontesi approvata in Parlamento a metà aprile per chiedere l’esclusione dei siti dell’area metropolitana di Torino dalla lista dei siti candidati per il Deposito nazionale di scorie nucleari non ha sortito l’effetto sperato. È quanto emerso durante la riunione del Tavolo metropolitano dove i Comuni del Chivassese e del Carmagnolese hanno espresso perplessità. La sindaca di Carmagnola Ivana Gaveglio riassume le preoccupazioni dei territori: “Siamo preoccupati di quello che potrà succedere durante la fase del seminario e sentiamo la necessità di un maggior confronto preventivo con i parlamentari piemontesi che hanno colto la nostra grande difficoltà ottenendo un tempo più ampio per le osservazioni. Ora è il momento di approfondire insieme le criticità per escludere con certezza la localizzazione del deposito nella nostra area”.“La mozione approvata in Parlamento” spiega il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco “anziché creare le condizioni per una certa esclusione dei nostri territori dai siti indicati da Sogin come possibile sede delle scorie, ha abbassato il livello di attenzione politica verso il problema. Ad oggi non sappiamo ancora nulla”. “Convocheremo di nuovo i parlamentari piemontesi per ché facciano pressione sull’esecutivo” assicura Marocco “è necessario non abbassare la guardia su una questione tanto importante e che tutto il materiale raccolto dai Comuni sulla non idoneità dei territori venga considerato con attenzione».
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