CAMBIANO – Falso compost: la Procura ha chiuso l’inchiesta
In tempi record la procura ha chiuso l’indagine relativa al falso compost, inchiesta che tra gli altri ha messo nei guai anche un imprenditore cambianese di 48 anni. Quest’ultimo infatti rischia il rinvio a giudizio insieme ad un agricoltore di Pralormo, ma complessivamente sono 11 le persone finite nel mirino degli inquirenti relativamente a questa delicata questione, per la quale sono stati analizzati i terreni che sarebbero stati utilizzati per il trattamento, non a norma, degli scarti. La tesi accusatoria infatti sostiene che gli indagati trasformavano i fanghi di depurazione, provenienti da impianti civili e industriali, in falso compost altamente inquinante, pagando gli agricoltori per smaltirlo nei terreni agricoli destinati alle coltivazioni. Un contesto in cui il cambianese è coinvolto in quanto accusato di aver partecipato al trasporto degli scarti poi risultati non trattati secondo le norme vigenti.
Condividi