CAMBIANO – A maggio il Comune farà ripartire la vita culturale del paese
Con il rispetto delle norme anti contagio in prima linea il Comune di Cambiano stabilisce la data della mostra che consacrerà definitivamente il restauro, effettuato nel corso di questi ultimi mesi, delle opera degli artisti simbolo del paese: lo scultore Lorenzo Vergnano e il pittore Onorio Mosso. Verrà infatti inaugurata il prossimo 8 maggio (per proseguire fino al 10 luglio, ndr) nella sala consigliare del palazzo civico, in presenza (contingentata e per la quale è già possibile prenotarsi) e online. “In considerazione del periodo che stiamo vivendo, fortemente condizionato da normative atte a contenere la trasmissione del virus Covid -19, è infatti previsto il supporto dei social media sia per l’inaugurazione della mostra sia per i contenuti e le conferenze – precisa l’assessore con delega alle manifestazioni Daniela Miron – mentre per la visita dal vivo verranno messe in atto tutte le azioni previste dalle normative in vigenza”. Contatti aperti quindi per avere maggiori informazioni e al tempo stesso confermare la propria presenza. “Si può contattare il centralino del municipio – prosegue – allo 011.944.01.05, consultare il sito www.comune.cambiano.to.it oppure la pagina Facebook e il profilo Instagram dell’ente. Le aperture, con ingresso gratuito, avverranno su appuntamento con prenotazione obbligatoria scrivendo a mostre@comune.cambiano.to.it”. E conclude: “Lorenzo Vergnano e Onorio Mosso emigrarono all’estero, uno in Argentina e l’altro in Francia, sviluppando con alterne fortune la propria vocazione artistica. La mostra presenterà le sculture del primo e i dipinti del secondo, tutte opere appartenenti al patrimonio artistico del Comune di Cambiano, oltre a quelle provenienti da collezioni private, inedite e mai esposte prima. Come dire che per i cambianesi sarà una vera scoperta, ma anche per i visitatori e gli studiosi. Per questo in occasione dell’evento sono state restaurate quelle del palazzo civico: le due tele dipinte da Onorio Mosso, un autoritratto ed il ritratto dello zio missionario Michel Angelo Mosso, e i due busti scolpiti da Lorenzo Vergnano raffiguranti Lorenzo Martini e Guglielmo Vincenzo Mosso, in esposizione permanente nella Sala Consiliare. Nel camposanto invece è stata data nuova luce alla tomba Bert Nevissano, realizzata da Vergnano”.
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