VINOVO – 600 firme contro la dad e Guerrini le manda in Regione con una lettera
Gianfranco Guerrini, sindaco di Vinovo, si fa portavoce delle 600 famiglie che in questi giorni hanno raccolto firme contro la didattica a distanza sul territorio comunale e le invia alla Regione con una lettera ad Alberto Cirio. “In qualità di Amministratori – dice Guerrini a Cirio -, che quindi quotidianamente si confrontano con le problematiche, le esigenze e le aspettative dei propri cittadini, desideriamo trasmetterLe il forte disagio che le nostre famiglie e i nostri studenti stanno vivendo in questo difficilissimo momento di chiusura delle scuole. A Vinovo è presente un unico Istituto Comprensivo che comprende plessi della scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo grado, i nostri studenti più grandi hanno quindi solo 13 anni.Purtroppo non sappiamo con certezza quando questa pandemia finirà, se e quando ne arriveranno altre, se e quando cambierà la gamma di colori per definire le aree del contagio. Tutti invece possiamo dirLe che la didattica a distanza sta creando gravi disagi negli studenti e nelle loro famiglie. La Scuola, come Lei ha richiesto, è riuscita ad organizzare un minimo di ore in presenza per molti degli alunni portatori di handicaps. Questo purtroppo non è sufficiente. Nelle ultime due settimane la Dad ha coinvolto anche i bambini della Scuola Primaria, con un’ordinanza inaspettata che ha colto tutti di sorpresa. Durante l’estate per garantire la didattica in presenza sono stati realizzati dal Comune interventi molto importanti per adeguare spazi e servizi alle regole richieste; la dirigente del nostro comprensivo e tutto il personale della scuola si sono impegnati costantemente per l’applicazione delle regole che prevedono distanziamento e tutte le altre azioni necessarie a ridurre il rischio di contagio; i docenti sono stati vaccinati. Abbiamo cercato di capire perché le scuole vengano reputate le principali responsabili di un aumento dei contagi, quando studi di portata internazionale dimostrano scientificamente che così non è. La prova, nel nostro territorio, è il fatto che lo scorso autunno, con scuole aperte, non sia stato riscontrato un numero consistente di contagi. Alleghiamo alla nostra richiesta la lettera che un gruppo di genitori del nostro Istituto comprensivo ha scritto, raccogliendo più di 600 firme, per manifestare il rifiuto alla Dad. La scuola deve essere un’opportunità di formazione ma anche di confronto e di socializzazione. Siamo consapevoli che la gravità del momento richieda interventi eccezionali e per questo il nostro vuole essere un accorato appello a Lei, ai suoi collaboratori e agli esperti, che monitorano la situazione sanitaria, affinchè si valuti, per l’immediato futuro, interventi mirati a considerare la Dad strumento complementare ma non unica soluzione al problema della pandemia. Certi della sua attenzione, La ringraziamo e porgiamo cordiali saluti.
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