SMOG – Da oggi partono le nuove misure straordinarie volute dalla Regione
Mobilità, riscaldamenti e agricoltura sono i tre campi sui cui si concentrano da oggi le misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili nel bacino padano.
Frutto di un anno di lavoro sinergico tra gli assessorati all’Ambiente, ai Trasporti e all’Agricoltura delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, il piano comprende azioni fondamentali comuni a tutti e tre i settori di intervento, con un’attuazione a breve, medio e lungo termine:
– estensione territoriale delle misure strutturali e temporanee, che in Piemonte interessano non più 37 ma 947 Comuni per le misure inerenti all’ambiente e all’agricoltura (sono escluse solo le zone di montagna) e 76 Comuni per quelle riguardanti il traffico (tutto l’agglomerato di Torino e le città di pianura e collina con più di 10.000 abitanti);
– estensione temporale dal 15 settembre al 15 aprile per l’attuazione delle limitazioni strutturali e temporanee (in precedenza il periodo era compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo);
– anticipazione delle misure temporanee da adottare: il nuovo semaforo non scatterà più sulla base dei superamenti misurati ma sulle previsioni di superamento, che saranno calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo, mentre i giorni di controllo passano da due a tre alla settimana.
Per i trasporti:
– oltre all’estensione territoriale e temporale delle misure e alle limitazioni già previste, dal 1° marzo si aggiungono quelle per veicoli adibiti al trasporto di persone e merci Euro 1 e 2 benzina ed Euro 1 a gpl e metano; per i motocicli e ciclomotori all’Euro 0 si aggiunge l’Euro 1;
– l’attuazione del sistema MoVe-In (piattaforma a adesione volontaria che, attraverso l’installazione di un dispositivo, monitora la percorrenza dei veicoli nei territori soggetti a limitazione);
– ulteriori bandi per la sostituzione dei veicoli inquinanti e dei mezzi del trasporto pubblico locale;
– anticipo delle limitazioni strutturali al 2023 per l’Euro 5 diesel.
Per il riscaldamento domestico:
– limite a 18 gradi per la temperatura media nelle abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici ad eccezione delle strutture sanitarie; stop ai generatori di calore alimentati a biomassa legnosa che non siano almeno 5 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.
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