USURA – Un protocollo per limitare l’accesso al credito illegale
Per prevenire e contrastare il fenomeno dell’usura e salvaguardare l’accesso al credito legale agli operatori economici e alle famiglie, anche per favorire la ripresa dell’attività economica, si procederà all’applicazione di un protocollo d’intesa al quale hanno aderito Ministero dell’Interno, Regione Piemonte, Città di Torino, Prefetti, Forze di Polizia, Camere di Commercio, Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, associazioni di categoria, Confidi, associazioni antiracket e antiusura, banche, ordini e collegi professionali.
“L’emergenza Covid ha innescato una maggiore necessità di attenzione, perché c’è il rischio per chi è in difficoltà di divenire ancora più vulnerabile e aggredibile – ha dichiarato nel suo intervento di videoconferenza il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – Occorre mettere in campo tutte le energie possibili per intercettare ogni possibile segnale di allarme e anticipare l’offerta di un welfare criminale a sostegno a famiglie e imprese in difficoltà”.
Il presidente della Regione Alberto Cirio ha affermato che “questa firma è l’ennesima prova della capacità delle istituzioni di sapersi unire nei momenti del bisogno” e ha sottolineato che “in questi mesi difficili è stato fondamentale l’abbraccio dello Stato, ad iniziare dai prefetti e dai questori alle forze armate, persone straordinarie e di grande valore”.
Il protocollo vuole agevolare il più possibile la conoscenza e l’accesso agli strumenti creditizi pensati proprio per fronteggiare le conseguenze economico-finanziarie dell’emergenza sanitaria: fra le altre misure, enti camerali e associazioni di categoria devono assicurare il supporto alle banche per contribuire ad una più approfondita conoscenza delle singole realtà aziendali/imprenditoriali che chiedono di accedere ai finanziamenti. A questo scopo sono Sono poi previste le figure del “facilitatore” presso le associazioni di categoria e i Confidi, con il compito di far conoscere gli strumenti di prevenzione e solidarietà messi a disposizione dalla normativa, e del “referente”, individuato da ogni banca aderente con il compito di seguire l’iter istruttorio delle pratiche di fido. Inoltre, le banche operanti nello specifico settore del microcredito si impegnano a incrementare la diffusione di tale strumento.
“Vogliamo lanciare messaggi positivi – ha concluso il prefetto di Torino, Claudio Palomba – In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo si prevedono misure importanti e interventi che vanno ad agevolare chi si trova in difficoltà. E purtroppo oggi sono molte queste situazioni”.
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