CARMAGNOLA – Polemiche sull’esclusione dell’ordine del giorno su Cammarata nell’ultimo Consiglio comunale
“Pare che a Carmagnola esista un personaggio intoccabile, o meglio, addirittura innominabile: Alessandro Cammarata”. Inizia così un durissimo comunicato firmato congiuntamente da Movimento Cinque Stelle e Pd di Carmagnola, contro la decisione dell’ultimo Consiglio comunale di non discutere un ordine del giorno sulla lettera mandata dall’assessore al ministro Azzolina. Una missiva dove si chiedeva che le mascherine potessero non essere indossate dai bimbi delle primarie, quando si trovano seduti al banco. Una lettera che l’opposizione aveva bollato come “inopportuna, perché potrebbe diffondere messaggi pericolosi”. E così era stato chiesto conto in Consiglio, con un documento che chiedeva di dissociarsi da quella lettera. La maggioranza però non ha approvato l’inserimento di quella richiesta e la discussione non è avvenuta.
“Durante l’ultimo Consiglio Comunale – si legge nella nota -, abbiamo presentato un ordine del giorno congiunto, con cui proponevamo di prendere le distanze dalla lettera che l’assessore all’istruzione Cammarata aveva inviato alla ministra Azzolina sul tema delle mascherine a scuola.
Il nostro documento era stato presentato una settimana fa e iscritto all’ordine del giorno senza obiezioni. La maggioranza, però, ha deciso che l’atto non poteva essere nemmeno discusso. Solo durante la seduta gli esponenti della maggioranza hanno posto e approvato una questione pregiudiziale, impedendo così che ci fosse un confronto sull’argomento.
Se possiamo parlare solo di ciò che fa comodo alla maggioranza, che senso ha la nostra presenza in Consiglio? Non sarebbe bastato discutere l’ordine del giorno, lasciando che ognuno lo commentasse e lo votasse come riteneva opportuno?
Noi non ci stiamo. Riteniamo che quanto avvenuto sia inaccettabile e crei un precedente gravissimo, per questo abbiamo abbandonato l’aula dopo il voto sulla questione pregiudiziale”.
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