E’ morto improvvisamente il carmagnolese Massimo Bonfatti, fondatore di Mondo in Cammino
E’ deceduto ieri martedì 1 settembre il carmagnolese Massimo Bonfatti, fondatore e presidente di Mondo In Cammino, a causa di un malore nel luogo di vacanza dove si trovava con la famiglia. SI era concesso una breve pausa dalle mille attività e iniziative solidali che seguiva incessantemente con l’entusiasmo e l’impegno del primo giorno. Mente vulcanica, spirito determinato, cuore grande, Bonfatti lascia un vuoto enorme nel mondo dell’associazionismo, a cui ha dato tantissimo, con progetti per sostenere le popolazioni colpite dalla tragedia di Chernobyl, dal terremoto in Italia, dalla fame, dalla guerra. Da “Progetto Humus” e “Progetto Kavkas” fino alla scuola di Radinka e alla lotta informativa sul fallout radioattivo delle aree attorno alla ex centrale nucleare di Chernobyl (cioè il ritorno di radioattività attraverso il terreno e le piante contaminati, che vasti incendi recenti hanno contribuito a diffondere), Bonfatti e Mic sono sempre stati presenti, in prima linea. Come anche dovunque diritti e democrazia vengono calpestati: a fianco dei genitori di Ilaria Alpi e di Giulio Regeni, della giornalista Anna Politkovskaja e del professore Yuri Bandazhevsky. Proprio in questi giorni Bonfatti stava seguendo con interesse e apprensione le vicende legate alla Bielorussia.
Stava organizzando con gli altri volontari di Mic il primo Festival della Testimonianza, attraverso le tante difficoltà causate dai blocchi e dalle restrizioni per il Covid.
E contemporaneamente – com’era solito fare – pensava ad altri progetti di solidarietà, determinato come sempre a compierli. Con l’aiuto dei tanti amici dentro e fuori Mic, che ora sono chiamati a non fermare la solidarietà ma a coltivarla con la stessa passione di sempre. Con Massimo a fianco.
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