Consumo del suolo: la provincia di Torino è ai vertici dopo quella di Roma
Triste record per la provincia di Torino, che risultata esse la seconda in Italia, dopo quella di Roma, per il consumo del suolo. Ovvero: si costruisce e si asfalta ben di più di quelle che sono le reali necessità. A dirlo è un indagine condotta dall’Arpa Piemonte. Secondo gli esperti, lo spreco di suolo continua ad avanzare nelle aree a rischio idrogeologico e sismico e, tra le regioni italiane, la Sicilia è quella con la crescita percentuale più alta nelle aree a pericolosità idraulica media. E se dall’altra parte della graduatoria c’è la Valle d’Aosta, con solo 3 ettari di territorio impermeabilizzato nell’ultimo anno (è la prima regione italiana vicina all’obiettivo “Consumo di suolo 0”), per il Piemonte si stima un consumo di suolo complessivo di circa 170.700 ettari pari quindi al 6,72% della superficie totale regionale (circa 2.540.000 ettari). Il valore percentuale risulta inferiore al dato nazionale, che si colloca al 7,10% e tra i più bassi del nord-Italia ed in particolare rispetto alle regioni confinanti di Lombardia (12%) e Liguria (7,2%). L’incremento netto di suolo consumato nel 2019 in Piemonte è stato di 222 ettari, costante rispetto al 2018 (223 ettari) e in flessione rispetto agli anni precedenti: 2017 (552 ettari) che al 2016 (392 ettari). Se rapportato alla popolazione il consumo annuale netto procapite per il Piemonte rimane attestato a circa + 0,5 m2/abitante, valore tra i più bassi a livello nazionale, ma comunque positivo nonostante il trend demografico recessivo che ha interessato la nostra regione anche nel 2019.
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