Coldiretti: Coronavirus Fase3, agriturismi fondamentali per la ripartenza del turismo Made in Piemonte
TORINO – Appena lo 0,07% delle 49021 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia riguarda l’agricoltura dove nelle 730mila aziende non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione. Emerge questo dall’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio tra fine febbraio e il 15 giugno 2020 che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne.
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, spiega: «Questi dati confermano che gli agriturismi, situati solitamente in zone isolate con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono i luoghi ideali per rispettare le misure di sicurezza. Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa, oltretutto, evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare o nelle città. A pesare sinora sul comparto agrituristico Made in Piemonte, oltre alle difficoltà della ripartenza, è stato tutto il periodo del lock down e i mancati arrivi di turisti esteri poiché la nostra regione è, da sempre, apprezzata dagli stranieri soprattutto provenienti da Germania, Benelux e Francia. In questa fase, quindi, proprio l’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle nostre campagne».
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