VIRUS – Cgil sulle Rsa: “Chiusure al pubblico arrivate troppo tardi”
“La Regione avendo la responsabilità della gestione del Servizio sanitario ha pure quella fondamentale della prevenzione. Nella emergenza Covid-19 avrebbe dovuto mettere in conto il rischio di contagio che si correva nelle RSA”. E’ la posizione della camera di lavoro Cgil di Moncalieri, che ha tirato una linea su quanto sta accadendo nelle case di riposo della zona sud.
“Consideriamo che le chiusure al pubblico delle RSA – spiegano -, probabilmente sono arrivate troppo tardi, giusto con i DPCM del 8 e 9 marzo. Quelle poche RSA che si sono chiuse prima di quella data, per lungimiranza di qualche direttore sanitario, si sono salvate.
Malgrado questo, si poteva ancora fare qualcosa, fornendo i giusti DPI al personale, formandolo e riorganizzando le strutture per gestire l’eventuale insorgenza di casi Covid-19 a livello “domiciliare” delle RSA.
E’ chiaramente mancata lucidità previsionale, come pure la decisionalità nell’affrontare il problema quando è iniziato ad emergere nella prima metà di marzo.
Ricordiamo che la Cgil (funzione pubblica) insieme alle altre sigle di settore di Cisl e Uil, hanno iniziato a segnalare i problemi legati alla sicurezza Covid-19 fra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.
Adesso Cirio gioca allo scaricabarile sulla precedente gestione della Sanità regionale. Come se la mancata fornitura di DPI fosse un problema di chi c’era prima”.
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