Dramma a Carmagnola, tre sorelle si tolgono la vita
CARMAGNOLA – Un raggiro che non le aveva colpite solamente nelle finanze ma anche e soprattutto nell’animo, facendole sprofondare in un baratro senza fondo dal quale non sono più riuscite ad uscire. E’ l’essenza della tragedia che ha colpito tre sorelle di Carmagnola, tutte trovate senza vita tra la serata di mercoledì scorso e la mattina di giovedì, fascia oraria nel quale corso si sono uccise, mettendo a segno un nefasto progetto che avevano già certato di attuare cinque anni prima in Valle d’Aosta, quando vennero salvate dai carabinieri. Ma questa volta i militati non hanno potuto fare nulla; loro malgrado non hanno potuto fare altro che constatare il decesso delle donne insieme ai soccorritori del 118. Del resto si erano impiccate, un modo brutale per andarsene ma nella maggior parte dei casi terribilmente efficace se chi lo attua è davvero risoluto. Ecco come hanno chiuso con la vita tre sorelle di 68, 67 e 54 anni, la quale storia fondamentalmente è racchiusa nel biglietto di spiegazioni che l’ultima ad uccidersi ha voluto lasciare dopo aver scoperto che cosa avevano fatto le altre due. A togliersi la vita per prime erano state infatti Valeria e Gabriella Ferrero, impiccandosi in un casolare di via Castellero. E quando la loro sorella Piera ha scoperto che cosa avevano fatto ha deciso di emularle lanciandosi con una corda al collo dal balcone del suo appartamento, situato in una palazzina di via Vinovo, sempre a Carmagnola. Quando anche il suo cadavere viene scoperto gli investigatori non possono avere dubbi sull’accaduto: sul tavolo della cucina c’era un biglietto scritto di suo pugno in cui spiegava chiaramente i motivi del suo estremo gesto. E c’era anche una quarta sorella Ada, venuta a mancare due anni fa ma per cause naturali.
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