AMBIENTE – Entra in vigore la limitazione per bruciare sterpaglie e resti di potature
Attenzione per chi brucia sfalci e resti di potature, anche in aree private. Dal 1 novembre è entrata infatti in vigore la limitazione, valida fino al 31 marzo, sull’accensione di fuochi per bruciare residui vegetali. Il provvedimento è stato assunto con una duplice valenza: prevenzione degli incendi boschivi (il Piemonte si era dotato di una apposita legge regionale in materia) e tutela della qualità dell’aria, “con la riduzione della percentuale di polveri sottili”, in ottemperanza anche dell’approvazione del Piano sulla qualità dell’aria nel Bacino Padano.Si tratta di una Legge regionale, che nel periodo indicato tende a voler limitare il rischio d’incendi boschivi, in caso di precipitazioni assenti o decisamente sporadiche. Un tempo, il divieto di accendere roghi veniva emanato solo in caso di massima pericolosità, ora la prescrizione si estende a cinque mesi. Sono previste, eventualmente, specifiche deroghe al divieto.e indicazioni sono diverse in funzione del luogo (in bosco/fuori bosco), del tipo di attività (abbruciamento di materiali vegetali/accensione di fuochi) e del periodo (dal 1° novembre al 31 marzo/dal 1° aprile al 31 ottobre). Multe salate e rischio di guai con la legge per chi non ottempera alle limitazioni.
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