MOTORI – Giorgio Bernardi sorride fra i top (ten) sul ponte di Bassano
Nuovo piazzamento fra i primi dieci della classifica assoluta per Giorgio Bernardi che ha concluso il 36° Rally Città di Bassano, ultima gara stagionale dell’IRCup, in nona posizione assoluta ottava di Classe R5, con la Škoda Fabia del preparatore di Moncalieri by Bianchi, affiancato dal navigatore genovese Andrea Casalini.
“Arrivato alle verifiche e dato uno sguardo al parco partenti ho iniziato a preoccuparmi. Sapevo che il Bassano è definito il ‘Mundialito del Nord Est’, e mentre passavo al vaglio dei commissari tecnici mi sono reso conto che mai definizione fu più appropriata” commenta il pilota saluzzese. Ovviamente ciò non ha spaventato Giorgio Bernardi, conscio di aver preparato bene la gara e di poter portare a casa un buon risultato.
“Dopo il Città di Torino di due settimane fa, con Fabrizio Bianchi e Sandro Sottile abbiamo effettuato dei test per rimediare a ciò che non aveva funzionato perfettamente nella gara piemontese, cercando di capire dove si poteva migliorare. A Bassano siamo partiti fiduciosi, consapevoli che noi avevamo alle spalle appena duecento chilometri di esperienza sulla Škoda Fabia e ci andavamo a confrontare con gente che è anni che corre al volante delle R5 e disputa parecchie gare l’anno” sottolinea Giorgio Bernardi. Che ha iniziato la gara prendendo immediatamente un buon passo e andando in progressione prova dopo prova.
“Sono molto soddisfatto del risultato di gara, sia per quanto riguarda la classifica assoluta sia per quella di Classe R5; soprattutto tenendo presente che al via c’erano nove WRC e 18 vetture di Classe R5, portate in gara da piloti che si stavano scannando per conquistare il titolo 2019 dell’IRC. Gente con cui non si scherza” evidenzia il portacolori della scuderia Sport & Comunicazione.
Quattordicesimo assoluto nella prima prova speciale “Cavalletto” e fin dall’inizio sempre fra i migliori dieci della Classe R5, Giorgio Bernardi è andato in progressione per tutta la gara. “Mi interessava in modo particolare ridurre il distacco dal primo assoluto e dal migliore di Classe R5. Nei ripassaggi pomeridiani su tutte le quattro prove in programma ho sempre costantemente ridotto il divario dal più veloce e, soprattutto, tutte le volte al fine prova avevo ben chiaro dove e perché avevo accusato tale ritardo, potendoci così lavorare su nelle gare future” afferma il pilota di Martiniana Po.
Una gara di grande tensione agonistica, ma anche di grande divertimento per il pilota saluzzese. “Il Bassano è spettacolare dal momento in cui si affrontano le verifiche fino alla pedana di arrivo, con prove speciali che meritano l’appellativo di Università dei Rally. La speciale su cui ho faticato di più è stata la Campocroce con tutti i suoi tornanti stretti, mentre la Valstagna, che pure sulla carta è molto simile, avrei voluto rifarla almeno altre sette volte. Bellissima” dice Bernardi.
Il Bassano ha rappresentato anche il ritorno a fianco del pilota saluzzese del navigatore genovese Andrea Casalini, assente dal suo sedile di destra dal Rally Due Valli del 2016. “Appena salito in macchina Andrea mi ha detto che se l’avessi ribaltato un’altra volta (dopo la spettacolare uscita della gara veronese di tre anni fa) avrei dovuto cancellare il suo numero di telefono dalla mia rubrica. Però si è fidato ed è stato di grande aiuto in questa gara, in cui tutto è filato perfettamente liscio ed anche lui si è divertito. Andrea è un grande navigatore, uno di quelli con cui mi sono trovato meglio nel corso della mia carriera agonistica. Credo proprio che continuerà a rispondermi al telefono, oltre a risedersi al mio fianco sulla macchina da corsa”.
In una gara dove tutto è stato perfetto qualche piccolo sassolino nella scarpa di Bernardi si sarà pure infilato: “Purtroppo non siamo riusciti a stare davanti a Giulia (Zanchetta)” scherza il pilota saluzzese. “In realtà sono molto contento del risultato di Giulia a fianco di Valter Gentilini, quarti assoluti e primi di World Rally Car. La nota negativa è che domani dovrò tornare a lavorare e per qualche tempo non potrò pensare ai rally. Ma anche questo fa parte della vita” conclude filosoficamente Giorgio Bernardi.
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