AMBIENTE – “Rivedere la norma sugli abbruciamenti”, l’allarme di Coldiretti
Coldiretti chiede alla Regione Piemonte di rivedere la normativa sugli abbruciamenti. Fabrizio Galliati , presidente di Coldiretti Torino, informa: «Il rispetto dell’ambiente viene prima di tutto, ma spesso si dimenticano gli impatti di determinati provvedimenti sulle produzioni agricole che caratterizzano numerose aree del territorio piemontese e che, rappresentando un’eccellenza del Made in Piemonte e, non va mai dimenticato, costituiscono una significativa fonte di reddito per il settore primario come per l’economia della nostra regione». Il presidente della Coldiretti torinese precisa: «Per gli abbruciamenti – come spiegato nell’incontro della scorsa settimana a Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, energia e innovazione della Regione Piemonte e a Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura, cibo caccia e pesca – di materiale vegetale, fondamentale per l’agricoltura e senza ripercussioni gravi sulle emissioni. In Piemonte, il divieto si estende dal 1° novembre fino al 31 marzo: un periodo che Coldiretti ritiene estremamente ampio , tale da non permette di eseguire interventi volti a mantenere puliti i boschi e i terreni come, invece, sarebbe necessario. Divieto che condiziona pratiche utili, soprattutto, per la corilicoltura, la castanicoltura e la frutticoltura».
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