Relazione Dia: la ‘nrangheta non molla la presa
MONCALIERI – A oltre due lustri da «Minotauro» alle autorità sorge spontanea una domanda: quanto il fenomeno mafioso piemontese è ancora radicato nel territorio della nostra regione? Tanto purtroppo, come hanno dimostrato gli esiti delle recenti inchieste e come ha palesato l’ultima relazione semestrale della Dia sul crimine organizzato. «Il radicamento sul territorio dei gruppi di origine ‘ndranghetista e le ultime evidenze giudiziarie e investigative non fanno intravedere allo stato inversioni di tendenza, ovvero previsioni di ridimensionamento del fenomeno». Una frase significativa, che prende forza dai dati resi noti in merito alla questione. Come le oltre cinquanta interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Torino nel 2018. Sono tante, non a caso vengono segnalate come un autentico record per il Nord Italia in una recente analisi dell’Anac pubblicata sui quotidiani nazionali.
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