La “signora omicidi” Cristina Brondoni rende frizzante “Letti di Notte” a Carmagnola. Questa sera special guest Catena Fiorello
Frizzante serata, ieri sera, giovedì 13 giugno, con la “signora omicidi” Cristina Brondoni che ha duettato per la terza serata di Letti di Notte sul palco della Cascina Vigna con la giornalista e critica televisiva Alessandra Comazzi presentando il suo ultimo libro “Voglio vederti soffrire”; ma soprattutto raccontando la sua esperienza di criminologa forense, attività che la porta professionalmente ad occuparsi di omicidi che sembrano omicidi, suicidi che tali non sono ed incidenti che strada facendo rivelavano sempre più i loro aspetti criminosi.
Dopo essersi occupata per anni di giornalismo, soprattutto di serie TV (con qualche passaggio nel mondo milanese della moda ed anche della politica, seppur con scarso entusiasmo), Cristina Brondoni si è chiesta se quanto si vedeva nelle serie “gialle” o “noir” televisive che dir si voglia corrispondesse a realtà. Per rispondere a questo quesito ha aggiunto alla laurea in lettere una seconda laurea in Criminologia applicata per l’investigazione e la sicurezza e perché no, un master di criminologia forense. Titoli che l’hanno portata ad occuparsi come consulente di parte in casi criminosi, ma anche a scriverne per giornali e riviste. Fino a sentire il desiderio di scrivere un romanzo che le desse la libertà di lavorare di fantasia (attingendo però a piene mani dai casi di cui si era occupata, ovviamente rivisti e modificati), dando fiato ai personaggi che i saggi scritti in precedenza non permettevano di plasmare. Ne nasce un volume dal significativo titolo “Voglio vederti soffrire” che ci presenta una storia offerta come se fosse un episodio di una serie televisiva (ecco perché il vederti e non il farti soffrire) in cui i vari personaggi vengono tratteggiati nelle loro plasticità psicologiche; a cominciare dal protagonista, l’affascinate e solitario ispettore Enea Cristofori (“se dovesse essere tradotto in una serie televisiva, mi piacerebbe che ad interpretarlo fosse Raul Bova” ammette la Brondoni), che si relaziona non solo con il mondo delle vittime e dei loro parenti, ma anche con la sorella Asia, con una psico-fidanzata Maddalena, perennemente entusiasta ed ottimista, la piacevole collega Sara, il posato collega e forse unico amico Gabrio, che percorrere sempre la via più breve e troppo evidente per raggiungere il punto finale. Via che spesso si rivela sbagliata, come viene dimostrato dai dubbi sollevati dallo stesso Enea. Un libro da leggere d’un fiato, apprezzandone anche lo stile pulito e accattivante, con dialoghi serrati e rivelatori come accade solitamente nelle più interessanti serie televisive, come evidenziato dai brevi passi letti da Alessandra Comazzi.
Un libro da consumare in fretta, anche se con attenzione per cogliere tutte le recondite sfumature. Perché Cristina Brondoni si è presa due mesi di ferie per dare seguito quanto prima alle avventure di Enea Cristofori.
“Letti di Notte” prosegue questa sera, venerdì 14 giugno, con Catena Fiorello, intervistata da Cristina Mazzariella, giornalista di “Targato CN”
L’incontro si svolgerà come i precedenti nel cortile del Parco della Cascina Vigna di Carmagnola, via San Francesco di Sales, 168. L’ingresso è libero.
Condividi