ECONOMIA – Settore dell’industria alimentare in Piemonte cresce del 2%
Per il terzo trimestre, la produzione industriale complessiva in Piemonte ha segno negativo. Il settore alimentare è l’unico in controtendenza e segna +2,4 per cento. Sono dati evidenziati dalla 190esima indagine congiunturale sull’industria manifatturiera svolta da Unioncamere Piemonte, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit. Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, commenta: «Nel panorama economico piemontese fotografato da Unioncamere l’unico settore in crescita è quello agroalimentare. All’interno di questa positività vanno segnalate le sempre più evidenti difficoltà delle imprese agricole che non vedono riconosciuti gli sforzi fatti in tema di qualità e distintività delle produzioni agricole, tanto che in molti casi non vengono coperti neanche i costi di produzione. Ulteriori problemi arrivano dalla dilazione dei tempi di pagamento». «Filiere agroalimentari di questo tipo – aggiunge Fabrizio Galliati – sono tali solo idealmente, in quanto mancano di veri contratti, tranne rari casi di eccellenza in grado di remunerare adeguatamente la parte agricola in termini di valore e tempistiche. Da alcuni comparti, come quello frutticolo, da anni arrivano segnali preoccupanti. Ad esempio, quanto succede con la campagna delle pesche è emblematico. Per il raccolto 2019 la previsione è di ricavare pochi centesimi per chilogrammo di pesche. Tutto questo mentre il raccolto 2018 non è ancora stato saldato».
Condividi