CAMBIANO – Al Munlab si crea con la stampante 3D
CAMBIANO – Avveniristiche stampe in 3D danno vita ad oggetti in argilla nel luogo dove più sono di casa: l’Ecomuseo Munlab di Cambiano. Infatti, nel fine settimana appena trascorso la struttura di via Camporelle ha inaugurato la stagione dei laboratori dedicati a questa particolare tecnologia, nonché uno spazio di ricerca e sperimentazione ad essa riservato. In quest’ultimo infatti gli esperti dell’associazione torinese «Novuslab» e l’architetto ceramista Bruno De Masi porteranno avanti una serie di attività finalizzate alla creazione di nuovi manufatti con la stampa 3D. Il tutto avvalendosi ovviamente di una sofisticatissima stampante, quella ideata da Valerio Sacchetto di Novuslab e lo stesso De Masi; un’apparecchiatura particolare, una delle prime in Italia, capace di amalgamare l’argilla e inserirla in un tubo dal quale esce poi l’oggetto grazie all’elaborazione eseguita dal programma e trasmessa al braccio della stampante, che di fatto crea in tempi ridotti ma senza andare contro il metodo tradizionale. Già, perché quello che la stampante concretizza non possono essere realizzati a mano, tuttavia per essere completati e rifiniti come si deve hanno assolutamente bisogno di un artigiano in carne ed ossa. Nessuna prevaricazione sulle opere d’ingegno quindi, solamente un aiuto per poter ardire di più e ottenere oggetti a cui viene poi dato il tocco dell’artista, quello che fa la differenza e rappresenta l’autentico valore aggiunto. E va detto che l’Ecomuseo cambianese non è nuovo ad esperienze del genere; già nel 2016 infatti ebbe modo di vivere una prima esperienza con queste tecnologie grazie alla Virginia Commonwealth University di Doha, in Qatar, ma da adesso la stampante è disponibile e potrà essere utilizzata in maniera costante. Non a caso già nei prossimi giorni la sperimentazione proseguirà concentrandosi su materiali «inediti»
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