Capriola “addomesticata” si aggirava a Giaveno. Salvata da due cacciatori che hanno avvisato gli agenti faunistico-ambientali
E’ salva e al sicuro la femmina di capriolo “che non scappa di fronte all’uomo”. Si aggirava da alcune settimane nella macchia verde attorno all’abitato. E’ stata trovata nei boschi di Giaveno da due cacciatori che hanno prontamente avvisato il Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino: “L’animale, dell’età di un anno e mezzo – spiegano dalla Città Metropolitana – si è lasciato catturare facilmente nel cortile di una casa in una frazione montana di Giaveno. Si ipotizza che la giovane femmina possa essere stata avvicinata da piccola da qualcuno che, trovandola da sola, le abbia dato del latte e del cibo, abituandola alla presenza umana”.
Gli agenti faunistico-ambientali hanno portato la capriola all’Oasi degli Animali di San Sebastiano da Po. “Non era possibile lasciare la femmina di Capriolo in quelle condizioni – spiegano – perché era a rischio di cadere vittima di una predazione da parte di un lupo o di uomini malintenzionati”.
In caso di avvistamenti di animali feriti o in difficoltà, è possibile rivolgersi a: Città Metropolitana di Torino – Servizio Tutela della Fauna e della Flora, corso Inghilterra 7, Torino, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13; Centro Animali Non Convenzionali dell’Ospedale Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011.6709053 e 366.6867428. In orario notturno l’accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci.
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