MOTORI – Un «Tartufo» in rosa con Monica Caramellino e Giulia Patrone
MONCALIERI – Quattro mesi senza gare non tolgono smalto e determinazione a Monica Caramellino, che si è presentata al via con tanta voglia di tornare sulle prove speciali della trentesima edizione del Rally del Tartufo, andato in scena sabato 13 e domenica 14 ottobre. Per la settima volta affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, la pilotessa canavesana ha conquistato la 33esima posizione assoluta e settima di Classe R2B con la Peugeot 308 VTI curata dalla Friul Motor che usava per la ventunesima volta. “Il Tartufo è una gara che mi piace moltissimo, infatti per quattro volte sono salita sulla pedana di partenza nelle cinque stagioni che ho disputato finora. Mi piacciono molto le speciali, immerse nella Langa Astigiana che sono molto guidate e divertenti per chi sta in macchina. Abbiamo iniziato subito con il brivido nello Shake Down di sabato mattina, girandoci in un tornante in cui abbiamo esagerato con il freno a mano. Durante la gara siamo riuscite ad esprimerci senza problemi, e l’unico piccolo inconveniente è stato lasciare lo specchietto retrovisore esterno, ovviamente dalla parte di Giulia, nel passaggio fra due rotoballe. Ma le donne sanno perfettamente quando il loro trucco è perfetto, anche senza guardarsi nello specchio” scherza la Pink Lady di Nole Canavese La gara di Monica Caramellino e Giulia Patrone è stata piuttosto lineare nel suo sviluppo. Fin dal doppio passaggio sulla prova di Castelnuovo Belbo del sabato hanno trovato il giusto ritmo, veloce e senza commettere errori, lottando nella Classe R2B che si presentava fin dalla partenza come una delle più numerose e combattute del rally, badando nel frattempo alla classifica femminile, che ha visto l’equipaggio rosa al comando dall’inizio alla fine della gara. “All’arrivo ad Asti ero un po’ stanca dopo un rally che richiede veramente tanto impegno e concentrazione (non dimentichiamoci che proprio al Tartufo del 2016 Monica Caramellino collezionò il suo primo ritiro per uscita di strada, una delle rare volte che non ha visto il traguardo). Poi la grande festa sulla pedana di Piazza San Secondo ad Asti, cuore storico della città, accolti dagli sbandieratori del Palio, ripaga delle fatiche e della tensione vissuta per tutta la giornata. Alzare lecoppe al cielo è sempre una grande soddisfazione”.
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