Alluvione, via alle domande per i danni alle imprese
Nell’ultima riunione della giunta della Regione Piemonte è stata approvato la delibera che recepisce le disposizioni operative del Dipartimento di protezione Civile per la concessione dei rimborsi alle attività economiche e produttive danneggiate dagli eventi alluvionali dal 2015 al 2017, e la relativa modulistica per la presentazione delle domande.
Per le attività produttive, oltre alla struttura, potranno essere rimborsati i danni agli impianti, alle attrezzature, ai serramenti, alle finiture interne ed esterne e alle scorte, purché l’azienda sia ancora in attività. Il risarcimento non potrà superare l’80%, con un massimale complessivo di 450.000 euro per tutte le tipologie di contributo.
Potranno essere ammessi solo i risarcimenti censiti nelle schede C compilate nel dopo-evento.
L’istruttoria per la verifica dei requisiti per l’ammissibilità e l’entità del contributo spettante sarà esperita dai Comuni di riferimento, a cui la Regione ha affidato questa incombenza dopo che lo Stato gli aveva già caricato le verifiche sui privati.
Le domande, che dovranno riportare tutta la documentazione richiesta sulla modulistica approvata, devono essere presentate entro 40 giorni dalla approvazione della deliberazione della Giunta Regionale, avvenuta il 5 ottobre.
I comuni avranno tempo 30 giorni dalla data del termine ultimo di presentazione per istruire la domanda di contributo.
Intanto è polemica sui rimborsi ai privati. La richiesta di perizia asseverata taglia fuori tutti coloro che hanno provveduto a fare in proprio i lavori. Polemiche anche per il tetto di 300 euro a stanza che il Governo ha fissato per il risarcimento dei beni mobili: arredi ed elettrodomestici.
Ricordiamo che per l’alluvione 2016 lo Stato ha stanziato 34,9 milioni di euro a fronte di una ricognizione dei danno del 2017 che raggiungeva i 130 milioni.
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