Presentata la festa Fiom
Sarà inaugurata domani, mercoledì 5 settembre, la Festa Fiom Torino 2018, la kermesse della Fiom-Cgil e dei metalmeccanici torinesi, che si svolgerà sino a sabato 8 settembre nello spazio Mrf di Mirafiori, con ingresso da corso Settembrini 164. Nel corso dei quattro giorni si alterneranno incontri, dibattiti, concerti (tra cui quello di Lou Dalfin sabato 8 alle 21) e saranno presenti bar e ristorante.
La festa si aprirà alle ore 10, con l’assemblea dei delegati e delle delegate provinciali, a cui parteciperà la segretaria generale della Fiom-Cgil Francesca Re David. Alla sera poi, alle ore 21, è previsto il dibattito «Governo di destra o di sinistra? La prova del lavoro», a cui parteciperanno Ettore Boffano, vicedirettore del Fatto Quotidiano, Jacopo Jacoboni, giornalista della Stampa e autore del volume L’esperimento, inchiesta sul Movimento 5 Stelle, Maurizio Pagliassotti, giornalista del Manifesto, e Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil. La festa si chiuderà sabato sera con il concerto dei Lau Dalfin.
Nel corso della conferenza stampa sono stati anche forniti i dati aggiornati sulla situazione delle aziende in crisi del territorio, che coinvolgono circa 15mila dipendenti, da cui emerge come, nonostante la ripresa in atto, sia aumentato il ricorso agli ammortizzatori sociali rispetto all’anno precedente.
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Come di consueto, la festa della Fiom sarà l’occasione per fare il punto della situazione sui nodi e sui problemi che il nostro territorio dovrà affrontare nel corso della ripresa autunnale. Particolarmente delicata è la situazione degli stabilimenti Fca, con Mirafiori che ha esaurito la possibilità di accedere alla cassa integrazione e Grugliasco che a settembre vedrà terminare i contratti di solidarietà: questo tema sarà al centro del dibattito di giovedì 6 con la sindaca di Torino Chiara Appendino, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il segretario nazionale Cgil Maurizio Landini. Agli amministratori locali chiederemo di sollecitare risposte da parte dell’azienda tanto più visto il silenzio assordante del nuovo governo».
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