La Regione approva il piano di edilizia sanitaria, c’è il nuovo ospedale dell’Asl To5
MONCALIERI – Il consiglio regionale ha approvato il nuovo piano di edilizia sanitaria, che prevede un investimento complessivo che sfiora gli 1,5 miliardi di euro. 225 milioni serviranno per la struttura che la Regione ha in mente di realizzare a Moncalieri, in zona Cenasco-Vadò. La realizzazione dei nuovi ospedali ha ricordato l’assessore alla sanità Antonio Saitta “porterà a un miglioramento significativo della qualità e a una diminuzione considerevole dell’età media delle strutture del servizio sanitario regionale”. Da una valutazione effettuata da Ires Piemonte, il livello di qualità strutturale medio degli ospedali piemontesi aumenterà dal 74,4 all’83 su un massimo di 100 e il grado di obsolescenza scenderà dal 70,4 al 52,1 su 100.Per la costruzione dei nuovi ospedali (Torino, Novara, Asl To5 e Vco) la Regione ha adottato la modalità del partenariato pubblico-privato. In nessun caso, comunque, al privato spetterà la gestione della parte sanitaria. Le stazioni appaltanti nella valutazione dei progetti dovranno tenere conto della presenza di elementi di umanizzazione per i pazienti e per il personale. La Giunta regionale ha accolto una dozzina di emendamenti proposti dal M5s che prevedono, in particolare, la previsione d’impianti per il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e per l’illuminazione, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e ambientale, adeguati spazi per l’accoglienza e la permanenza dei pazienti, asili nido per il personale e la possibilità di aumentare il contributo pubblico nel caso in cui fossero disponibili maggiori risorse per non rendere eccessivamente esosi i canoni di disponibilità.“Si tratta di un programma d’interventi reso possibile dalla volontà di recuperare i fondi non utilizzati dalla Regione previsti dalla legge nazionale dell’88 sul programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario – aveva ricordato l’assessore illustrando il provvedimento in Aula –. per i nuovi ospedali si prevede di ricorrere al partenariato tra pubblico e privato perché quando si deve realizzare un’opera pubblica bisogna tenere presente la situazione di fatto e, se non ci sono le risorse, usare una modalità innovativa che sia prevista dal Codice degli appalti”.
Astenuto il centro destra, voto contrario dal Movimento 5Stelle che ha condannato il partenariato pubblico-privato. Tra le critiche anche il taglio di almeno 600 posti letto a livello piemontese.
Ecco il dettaglio del piano:
Parco della Salute di Torino (1040 posti letto), investimento di 456 milioni di euro per la realizzazione degli edifici e di 113 milioni per tecnologie e arredi: 263 milioni a carico di Regione e Stato, 306 a carico dei privati;
Città della Salute di Novara (711 posti letto), 320 milioni di euro per gli edifici e 33 per tecnologie e arredi. Il contributo del privato è di 219 milioni di euro, 134 milioni sono a carico di Regione e Stato;
ospedale unico Asl To5 (434 posti letto più 62 posti “tecnici” per dialisi, culle e Osservazione breve intensiva), 225 milioni di investimento, di cui 53,9 di risorse pubbliche;
ospedale unico Vco (330 posti letto più 53 posti “tecnici”), 178 milioni di euro di investimento, di cui 43,1 di risorse pubbliche.
ospedale Alba e Bra a Verduno. L’attivazione della struttura è prevista per il mese di ottobre;
presidio sanitario territoriale Valle Belbo. Sono stati riassegnati da parte della Regione 18 milioni di euro per completare l’opera, altri 10 milioni di euro sono ottenuti con l’accensione di un mutuo da parte dell’Asl Asti;
ospedali di Saluzzo, Fossano e Savigliano. Il programma di investimenti dell’Asl Cn1 prevede 53,7 milioni di euro per il rafforzamento e l’ammodernamento dei tre presidi. Nel 2018, a completamento delle risorse dell’Asl, la Regione mette a disposizione 10 milioni di euro.
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