TORINO – Regole più severe per chi ama la movida del capoluogo
Garantire lo svago serale ai cittadini, soprattutto nelle aree della città maggiormente frequentate, salvaguardando vivibilità e riposo dei residenti e l’attività degli esercenti. Con questo obiettivo la Giunta ha deliberato un nuovo articolo (44 ter), introducendo anche nuove sanzioni per quanti violeranno le disposizioni, per la tutela del riposo, della salute e della vivibilità nelle aree caratterizzate da un afflusso particolarmente rilevante di persone. Il fine è rendere le misure sulla regolamentazione della vendita di bevande alcoliche adottate nel 2017 per le aree di San Salvario, Vanchiglia e Piazza Vittorio replicabili ed estensibili a tutte le altre aree della città nelle quali si registrano fenomeni di disturbo.
Il documento è il risultato del lavoro di un tavolo di monitoraggio, coordinato dall’assessore Alberto Sacco e di cui ne hanno fatto parte rappresentanti di associazioni di residenti e dei commercianti. Un tema peraltro che coinvolge anche le politiche ambientali e giovanili. Le nuove norme tese a far rispettare il decoro già a partire dai primi giorni dell’estate, sono state proposte dagli assessori Alberto Sacco e Roberto Finardi (sicurezza urbana) attraverso l’introduzione dell’’articolo 44 ter nel Regolamento di Polizia urbana.
Il nuovo articolo indica gli orari, dalle 21 fino alle 6, in cui gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, i supermercati, i piccoli negozi, gli artigiani, i distributori automatici opportunamente configurati, oltre ai rider impegnati nella consegna a domicilio dovranno sospendere l’attività di vendita per asporto di alcolici. Tuttavia, fino alle 23, se in abbinamento con cibi cotti, gli alcolici potranno essere venduti – o consegnati a domicilio dai fattorini – in quantità congrua agli alimenti ordinati e racchiusi in idonei contenitori.
Le aree interessate dal provvedimento saranno di volta in volta individuate dalla Giunta – anche su indicazione delle Circoscrizioni e degli organi di Polizia – in base alle criticità che emergeranno.
Per diventare esecutiva alla decisione sono necessari i pareri degli organi circoscrizionali e il sì del Consiglio comunale.
La Giunta Comunale ha inoltre approvato un provvedimento con il quale si affronta la questione nata con la recente chiusura delle tre discoteche, Cacao, Chalet e Club 84 del Parco del Valentino, dovuta all’emergere di difformità edilizie, che ha privato la città di importanti luoghi di intrattenimento, soprattutto estivi.
La decisione assunta dall’esecutivo inserisce le prospettive di futuro utilizzo dei fabbricati, compresa anche la discoteca “Life” per la quale il contratto di concessione è scaduto, in un quadro di rinnovata attenzione verso un progetto di parco che ne privilegi la vocazione storico – ambientale e paesaggistica in connessione con le prospettive che deriveranno dalla attuazione dello “studio di fattibilità” per l’area “Torino Esposizioni” e dall’individuazione del nuovo progetto e modello gestionale del Borgo e Rocca Medievale, da realizzare di concerto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, con il coinvolgimento della cittadinanza e con la “Consulta per l’Ambiente ed il Verde”.
In attesa che siano definiti con certezza i rilievi in tema edilizio, i conseguenti programmi di ripristino dello stato dei luoghi con la rimozione delle edificazioni nel tempo realizzate e non autorizzate, nonché i progetti di futura destinazione dei fabbricati, con l’atto assunto dalla Giunta – ove possibile e in relazione alle condizioni edilizie e amministrative, previa verifica della presenza dell’idoneità statica e della rispondenza delle strutture, degli impianti, arredi a quanto prescritto dalle normative vigenti in materia di sicurezza e agibilità tecnica dei locali di pubblico spettacolo -, si consentirà l’utilizzo limitato delle strutture per una durata massima di due anni, al fine di tutelare i beni da inevitabili utilizzi illegittimi.
Con immediatezza verranno avviate le procedure amministrative in attuazione di quanto approvato, a partire dalla imminente pubblicazione di un bando di gara per la concessione del Cacao, che entro il mese di giugno, in caso di positivo interesse di operatori, dovrebbe poter avviare le sue attività, e dalla analisi puntuale delle condizioni per poter offrire negli altri luoghi opportunità di intrattenimento.
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