I moncalieresi Aghem-Conti trionfano alla Gran Carrera in Argentina
MONCALIERI – La coppia di regolaristi di Moncalieri formata da Gianmaria Aghem e sua moglie Rossella Conti si sono aggiudicati la «Gran Carrera», corsa ad inviti su vetture storiche terminata domenica in Argentina. Un successo che per Aghem arriva pochi mesi dopo il trionfo ottenuto al prestigioso Monte Carlo Historique, dove era affiancato dal chierese Diego Cumino. Nella prova monegasca guidava la sua inseparabile Lancia Fulvia, che in un certo senso lo ha seguito fino in America latina. Alla «Carrera» infatti i driver scoprono quale auto avranno a disposizione solo al loro arrivo, e il pilota di Moncalieri e la sua navigatrice hanno scoperto che quest’anno gli era stata assegnata proprio una Fulvia Coupé del 1971, un modello che conoscono bene e che certamente li ha favoriti nel raggiungimento della vittoria assoluta. Nel 2016 (l’ultima edizione del raid argentino a cui l’equipaggio nostrano prese parte) ebbero modo di cimentarsi con una Volvo 122 S del 1960 con la quale salirono comunque sul podio assoluto, precisamente sul terzo gradino. Come dire che, comunque, fu un successo. Ma è ovvio che questa volta la soddisfazione è ben più grande, senza contare che il successo è arrivato nonostante una difficoltà non da poco che i portacolori de il Mercoledì Racing Team hanno incontrato durante il tragitto, che complessivamente si è dipanato su 900 chilometri divisi in tre tappe e intervallati da 121 prove speciali. Durata la prima tornata infatti Gianmaria e signora hanno patito il distacco di un semiasse dal giunto, un guasto riparato letteralmente al volo e in maniera del tutto provvisoria, “con l’aiuto e i ferri di altri concorrente che si sono gentilmente fermati a darci una mano”, raccontano. “In meno di venti minuti eravamo di nuovo in pista e al termine della prima tappa avevamo recuperato piazzandoci secondi”. E da quel momento non hanno più mollato, bruciando quel leggero distacco che ancora li separava dalla vittoria. “Nell’ultima tappa – concludono – abbiamo aumentato la concentrazione riducendo l’errore medio a tre centesimi di secondo, distanziando così i due principali avversari di circa duecento penalità”. E così il podio finale ha visto Aghem-Conti in testa rispettivamente davanti agli equipaggi Acevedo-Acevedo e Licursi-Gallo. Il resto è storia, quella di un viaggio straordinario e indimenticabile, dove la gara era quasi un «pretesto» per attraversare uno dei paesaggi più suggestivi del mondo.
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