Coldiretti Torino “L’emergenza cinghiali va fronteggiata in modo adeguato”
Nei giorni scorsi si è appreso dell’ennesimo incidente automobilistico avvenuto a causa dell’attraversamento da parte di un cinghiale. L’uomo alla guida del veicolo, dopo aver urtato l’animale è finito in una scarpata, ha riportato ferite lievi, mentre purtroppo la donna che viaggiava insieme a lui è deceduta.
“La situazione è diventata insostenibile – commenta Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino –. Da anni ci troviamo a dover affrontare l’emergenza della presenza eccessiva dei cinghiali che, non solo flagellano le coltivazioni agricole in gran parte della Provincia di Torino e un po’ in tutta la regione, ma spesso causano incidenti gravi e, come in questo caso, anche mortali. Urge quindi una drastica azione di forte riduzione del numero di animali presenti sul territorio”.
“Ad inizio dello scorso ottobre – prosegue Galliati – Coldiretti Torino aveva denunciato come, proprio nell’area del chivassese, così come un po’ in tutta la provincia, si registrava alla fine del mese di settembre 2017 lo stesso numero di domande di danni alle colture agricole causati da fauna selvatica presentate in tutto l’anno 2016 e, ad oggi, possiamo confermare che tale tendenza purtroppo è proseguita anche nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso”.
“Non è la prima volta che succede e continuamente si sentono notizie di incidenti stradali provocati da animali selvatici – afferma Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino – ormai da tempo i danni agli autoveicoli non vengono rimborsati, ma quando il prezzo da pagare è la vita di una persona non si può più far finta di niente di fronte a quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza sociale. A questo si aggiungono i continui danni che gli agricoltori subiscono da parte di cinghiali e altri animali selvatici i cui rimborsi tardano sempre ad arrivare e spesso non coprono il danno realmente subito dalle aziende anche a causa di limiti di rimborso molto bassi imposti dalla normativa”.
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