Roberto Gobbin conquista il podio dell’Abarth Rally Cup al rally Roma Capitale
“Non le definirei vacanze romane, ma è stata una splendida esperienza”. Roberto Gobbin commenta così soddisfatto la sua partecipazione al Rally Roma Capitale di sabato 25 e domenica 26 luglio, gara valida per il Campionato Europeo FIA ERC 2020, per il Campionato Italiano Rally e, soprattutto, per l’Abarth Rally Cup, serie cui il pilota di Pinerolo è iscritto.
Roberto Gobbin, affiancato da Alessandro Cervi, ha terminato il rally 46° assoluto, terzo di categoria R-GT e secondo di Abarth Rally Cup con la sua 124 Abarth rally curata dalla EVO Motorsport di Monforte per i colori di Winners Rally Team. “L’atmosfera di una gara di questo livello è assolutamente diversa da quella che si respira nelle gare di zona. Una sensazione fantastica”. La gara di Roberto Gobbin è stata improntata alla prudenza, avendo come primario obiettivo vedere il traguardo, facendo affidamento sul ritmo, senza prendere eccessivi rischi. “Abbiamo iniziato con la qualifyng stage che definisce la posizione di partenza senza fare classifica. Davanti a me partiva Enrico Brazzoli, che ha avuto un brutto incidente e sono rimasto fermo parecchio tempo prima di muovermi. In quel momento ho capito che sarebbe stata una gara molto selettiva, che andava affrontata con la testa”. Quando scattano i cronometri Gobbin si trova subito a confronto con un giovanissimo come Andrea Mabellini, che compirà ventun’anni il prossimo mese, ma vanta una notevole esperienza in pista e con le vetture top del panorama rallistico.
“Pur non prendendo rischi, badando bene a mettere sempre le ruote in strada, il ritardo da Mabellini è sempre rimasto contenuto in pochi secondi ogni prova speciale, assolutamente accettabile” sottolinea Gobbin. Tutto bene fino al termine della prima tappa, quando la 124 Abarth rally ammutolisce. “Nel corso della giornata aveva già dato qualche ‘colpo di tosse’ di natura elettrica minacciando di spegnersi. Al termine della prima tappa siamo andati in parco assistenza e ci siamo preparati per la giornata di domenica. Usciti dal parco assistenza la 124 Abarth rally si è spenta e siamo entrati nel riordino notturno con 15 muniti di ritardo che equivalgono a 2’30” di penalità”.
La sanzione fa perdere a Gobbin-Cervi nove posizioni nella classifica assoluta e il contatto con Mabellini, ma non la grinta e la determinazione di affrontare nel migliore dei modi la seconda tappa. “Abbiamo continuato con il nostro passo, anche perché la classifica era abbastanza definita. Purtroppo nel corso dell’undicesima prova speciale, il secondo passaggio di giornata sulla Rocca Santo Stefano, ci siamo girati e la 124 Abarth rally si è spenta. E non voleva più saperne di ripartire nonostante avessimo sostituito l’alternatore nel parco assistenza precedente (si scoprirà poi che era un problema di massa). Fortunatamente alcuni spettatori ci hanno dato una spinta e siamo riusciti ad avviarci, anche se in quell’occasione abbiamo perso ulteriori 1’14” dal nostro avversario diretto” racconta ancora Gobbin, che comunque riesce a vedere il traguardo e concludere con soddisfazione sul podio dell’Abarth Rally Cup questa trasferta romana.
“Come dicevo l’esperienza è stata decisamente positiva e appagante. Il Rally Roma Capitale è stato molto affaticante soprattutto per il caldo intenso che abbiamo patito. Ogni volta che entravamo o uscivamo dal parco assistenza ci veniva misurata la temperatura come precauzione anti Covid. In una di quelle occasioni hanno anche misurato la temperatura dell’abitacolo che ha raggiunto i 49°. Debilitante. La 124 Abarth rally ha un abitacolo molto piccolo, decisamente più angusto delle altre vetture. E ciò si è fatto sentire, specialmente dopo le prove del sabato, come la Santopadre di 21,17 km, affrontata a metà giornata. In passato avevo già affrontato prove più lunghe, come la Mini Ronde del Sanremo di 33 km, ma in quell’occasione correvamo di notte con temperature decisamente inferiori. Inoltre non avevo mai disputato un rally così lungo con oltre 800 km di percorso e quasi 200 di prove speciali. Un rally di altri tempi come piacciono a me”.
Gobbin torna dal Rally Roma Capitale con il sorriso sulle labbra: “Mi è piaciuta moltissimo la speciale di Pico, sporca e insidiosa, che ha fatto molte vittime (fra le quali anche uno dei favoriti per la vittoria assoluta come Andrea Crugnola) e il gran discesone finale della Santopadre. Belle, veramente belle. Ora non vedo l’ora di tornare in gara, anche se non so quale sarà il prossimo impegno. Sicuramente seguirò l’Abarth Rally Cup, ma i calendari sono ancora in evoluzione. Io, però, sono pronto a risalire in macchina con tanta esperienza in più”.
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